Aci: guerra aperta ai furbetti delle polizze

ACI - assicurazione
Smartworld
di Marina Fanara

Dopo l'indagine dell'Antitrust sul caro assicurazioni in Italia, il nostro Automobile Club chiede più controlli per abbassare i prezzi

ll costo delle assicurazioni continua a crescere e a farne le spese sono sempre gli automobilisti onesti. Per questo l’Aci continua a chiedere il pugno di ferro contro chi circola senza Rc auto, o truffa le Compagnie, e un nuovo metodo per calcolare i rimborsi dei danni provocati dagli incidenti. Una ricetta ribadita dal presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, commentando i dati dell’indagine svolta dall’Antitrust. Indagine che conferma una triste realtà: in Italia le assicurazioni sono le più care d’Europa.

Prezzi e aumenti alle stelle

Questo dicono i dati raccolti dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato: i prezzi medi delle polizze sono oltre il doppio di quelli applicati in Germania e Portogallo, superano dell’80% quelli dei tedeschi e del 70% se confrontati a quelli degli olandesi. E crescono a ritmi da capogiro: in quattro anni (2006-2010) l’aumento dei premi sfiora il 100% rispetto alla crescita registrata nei paesi dell’Euro. Rispetto alla sola Francia è di tre volte in più.

Un sinistro primato

Non solo caro-polizze, ma il Belpaese si distingue anche per maggiore frequenza di incidenti rispetto ai principali partner comunitari: frequenza doppia rispetto a Francia e Olanda e il 30% in più nel confronto coi tedeschi.

Caro risarcimenti

Il costo medio dei sinistri è più alto di quello liquidato in Francia (+13%), Germania (+20%) e Portogallo (oltre il  doppio).Viceversa, l’Italia è meno efficiente nello scovare le (numerose) frodi: le truffe ai danni delle assicurazioni accertate lungo la penisola sono quattro volte più basse rispetto al Regno Unito e la metà rispetto alla Francia.

L’Aci: 4 milioni di auto senza assicurazione

Questa  è una piaga per l’Italia che si traduce in circa due miliardi di danni  per le Compagnie. Ma quel che è peggio, sottolinea il presidente  dell’Aci, è che questa gran mole di quattrini pesa “sui  conducenti onesti che con la loro polizza assorbono anche i costi imputabili ai furbetti dell’assicurazione”.

Muro contro i disonesti

“Gli  italiani spendono in media 740 euro l’anno per assicurare l’auto –  puntualizza il presidente Aci, Sticchi Damiani –  quasi il doppio degli  altri europei”. Come colmare questo “spread” della Rc auto tra l’Italia e il resto d’Europa?

Secondo l’Automobile Club d’Italia serve una nuova norma. Due i principali obiettivi: maggiori controlli e pugno duro contro chi evade l’obbligo assicurativo e un sistema diverso per  il calcolo dei rimborsi. “In Italia – ha  sottolineato il presidente Aci – 25 incidenti su 100 generano danni  fisici, contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno  Unito. Un sinistro che sulle nostre strade porta a un risarcimento di  oltre 300.000 euro non supera i 25.000 euro in Francia e i 13.500 nel  Regno Unito”.

Differenze che pesano sulle tasche degli italiani, costretti a pagare polizze in alcuni casi insostenibili. Stando così le cose, c’è da stupirsi se, in questo periodo di vacche magre, aumenta il numero di chi gira senza assicurazione per mancanza di quattrini? Alla faccia della sicurezza sulle strade.