Alfa Romeo Giulietta: i vantaggi della doppia personalità

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Docile, quasi rilassante in selezione automatica, più grintosa e coinvolgente usando manualmente le marce.

Sono i molti pregi del nuovo cambio sequenziale a doppia frizione.

Presentata alla fine della scorsa estate, la Alfa Romeo Giulietta col cambio sequenziale a doppia frizione a secco è finalmente in consegna, in due vesioni: 1.4 Turbo MultiAir da 170 CV e 2.0 JTDm sempre da 170 CV.

Noi abbiamo provato la prima, quella più adatta a mettere in evidenza le doti sportive della Giulietta e del suo ottimo telaio che assicura una guida molto pronta e una notevole aderenza all’asfalto.

Il cambio sequenziale cambia un po’ il carattere di questa Alfa.

Utilizzando la funzione completamente automatica, infatti, si può guidare anche in modo tranquillo e senza lo stress della leva e della frizione.

I passaggi fra i vari rapporti sono abbastanza pronti e sufficientemente dolci.

Quindi il comportamento è buono, anche se non si raggiunge il funzionamento vellutato e quasi fulmineo di certi cambi tedeschi.

Variando il settaggio con il sistema DNA, poi, l’auto si fa progressivamente più pronta.

Consigliabile l’acquisto delle levette al volante per l’azionamento manuale del cambio, costano 150 euro, ma danno un carattere decisamente più grintoso.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.368 cc
Potenza 125 kW/170 CV
Coppia 250 Nm a 2.500 giri/min
Cambio sequenziale a 6 marce
Trazione anteriore
Velocità max 218 km/h
Acc. 0-100 km/h 7,7 secondi
Consumo misto 19,2 km/l
Emissioni CO2 121 g/km
Dimensioni 4,35/1,80/1,47 m
Bagagliaio 350/1.150 l
Bollo 354,75 euro

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