Com’è guidare un TIR negli USA? La recensione di American Truck Simulator

Smartworld
di Stefano Valente

Dalla route 66 alla Pacific Highway, soltanto voi e il vostro TIR

Tra i vari simulatori, uno dei filoni più apprezzati dai giocatori è quello dei TIR. Che sia in giro per l’Europa (con Euro Truck Simulator) o per l’America, i videogiocatori di mezzo mondo sono pazzi per gli autocarri più che sfrecciano sulle strade più belle e famose del mondo. 

Da SCS Software arriva ora American Truck Simulator 2015 che ci porta sulle meravigliose highway americane, per godere degli immensi panorami ormai celebri e impressi nella memoria anche di chi non li ha mai visti dal vivo. 

Un duro lavoro

Una volta però messo in secondo piano il fascino del viaggio, cosa resta in American Truck Simulator? Si tratta di un lavoro duro e il gioco, nei limiti del possibile, ne simula alcuni aspetti, come la difficoltà dei controlli per governare un mezzo tanto imponente, ma soprattutto bisogna rispettare (come nella realtà) le regole della strada. Ogni irregolarità vi costerà cara e la multa vi verrà detratta dallo stipendio. 

Rispettare le regole, ma in fretta

Dimenticatevi uno stile di guida furioso alla Need for Speed o le follie di Grand Theft Auto: ogni incidente in American Truck Simulator si paga, sia in termini economici che in termini di danni del mezzo e del vostro prezioso carico. Ogni volta che accetterete un lavoro dovrete quindi stare attenti alla strada, senza però andare troppo piano perché il tempo impiegato per consegnare la merce è una delle variabili del vostro successo. 

Un viaggio inaspettato

Non manca infine una componente gestionale per quel che riguarda la vostra rimessa-base: la strada per la costruzione del vostro impero è lunga (almeno quanto le highway americane), ma per gli appassionati del genere American Truck Simulator sarà sicuramente un viaggio interessante da percorrere mettendo su un bel disco rock e godendosi il paesaggio.