Audi A6 3.2 (2006)

Smartworld
di Marco Coletto

Nella "top five" di questa settimana l'ammiraglia di Ingolstadt ha superato quattro agguerrite rivali a benzina.

Un’ammiraglia a benzina del 2006 può essere perfetta per chi fa poca strada: può essere convertita a gas, costa meno (per via della svalutazione) di una berlina turbodiesel e solitamente ha percorso meno chilometri. La “top five” di questa settimana è stata conquistata dall’Audi A6 3.2, un’auto che si trova con difficoltà (la maggioranza dei clienti ha optato per la versione quattro a trazione integrale) ad un prezzo inferiore a 15.000 euro.

La berlinona dei quattro anelli si è sbarazzata di due rivali francesi (Citroën C6 e Peugeot 607) e due italiane (Alfa Romeo 166 e Lancia Thesis). Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli a trazione anteriore con potenze comprese tra 200 e 260 CV.

1° Audi A6 3.2  82 punti
L’ammiraglia dei quattro anelli ha due soli grandi difetti: è ingombrante (4,92 metri di lunghezza, concentrati soprattutto nel bagagliaio) e non era molto dotata. Si pagavano a parte persino i sensori di parcheggio e i sedili regolabili elettricamente. In compenso ha mantenuto alto il valore sul mercato dell’usato visto che da nuova costava poco (44.801 euro) e oggi si trova con grande difficoltà a circa 14.500 euro. Il motore è eccezionale: potente (256 CV), elastico (pronto ai bassi regimi e brioso in allungo), vivace (6,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) e poco assetato (10,3 km/l).

2° Peugeot 607 3.0 Avorio 74 punti
Il motore non è il massimo del brio: lo “0-100” viene infatti percorso in 9,9 secondi. In compenso la dotazione di serie è completa di tutto quello che un automobilista può desiderare (in pratica manca solo il tetto apribile, disponibile comunque a pagamento). Oggi è introvabile: nel caso riusciate a rintracciare un esemplare mettete in conto una spesa di circa 8.500 euro.

3° Citroën C6 3.0 Pallas 70 punti
Una vera e propria auto di rappresentanza. Offre un mare di centimetri a chi si accomoda dietro ed è rivolta soprattutto a chi ama affrontare i viaggi sui sedili posteriori.

Nelle curve è l’antitesi del divertimento e in autostrada bisogna fare i conti con qualche fruscio aerodinamico proveniente dalla zona degli specchietti retrovisori. Non è difficile da trovare ma considerando che stiamo pur sempre parlando dell’erede spirituale della DS non è semplice spuntare un prezzo conveniente: circa 19.000 euro.

4° Lancia Thesis 3.2 Executive 54 punti
In quanto a finiture è una delle migliori auto italiane mai realizzate e i passeggeri posteriori stanno molto comodi. Da nuova costava tantissimo (48.661 euro), oggi si trova abbastanza facilmente a 11.000 euro. Attenzione ai consumi: 6,7 chilometri con un litro dichiarati.

5° Alfa Romeo 166 3.2  53 punti
In un panorama automobilistico in cui sono sempre più comuni le berline chilometriche fa effetto scoprire che l’ultima ammiraglia della storia del Biscione è lunga solo 4,72 metri. Una buona notizia quando si parcheggia, meno quando si devono trasportare persone a bordo: l’abitacolo è angusto. Le occasioni non mancano: bastano 10.000 euro per portarsela a casa.