Il gruppo delle berline tedesche di lusso è in subbuglio: dopo il recente rinnovamento della Mercedes classe S, ecco la A8. Profondamente rinnovata, poggia sempre su solide basi, come l’Audi Space Frame in alluminio, che taglia i chili in eccesso. Esteticamente, la classica calandra dei quattro anelli si è ingigantita mentre i fascioni sono ora più scolpiti.
Ma le vere novità sono quasi tutte tecnologiche, a cominciare dai fantascientifici gruppi ottici anteriori, denominati Matrix Led. Sfruttando 25 diodi luminosi comandati singolarmente e una telecamera che inquadra la strada, il sistema (un optional dal prezzo di 2.840 euro) evita di abbagliare i veicoli che precedono o s’incrociano, mantenendo sempre accesi gli abbaglianti.
Poi ci sono interni sontuosi, qualità ineccepibile, materiali curati e pellami conciati con elementi naturali, come le foglie di fragola, per salvaguardare l’ecosistema. Al volante, difficile trovarle difetti. Oltre a un livello di comfort da lasciar quasi disorientati, la A8 regala anche una maneggevolezza notevole per un’auto lunga 5,14 metri. Infatti sarà per la precisione e la fedeltà dello sterzo o per l’inaspettata verve del V6 TDI da 258 CV accoppiato alla trazione quattro, ma di fatto sembra sempre di essere al volante di una A6 un po’ cresciuta.
Chi viaggia molto ma desidera un’auto più potente può sempre puntare sul V8 4.2 TDI da 385 CV mentre gli sceicchi si lasceranno sicuramente sedurre dalla W12, disponibile solo con passo lungo e forte di 500 CV. Mai “cattivi” come quelli della S8, col V8 biturbo da 520 CV, in arrivo a gennaio.
