Audi S8: una supercar vestita da ammiraglia

Smartworld
di Adriano Tosi

Comfort L’atmosfera ovattata e l’ergonomia dei sedili regalano un relax totale.
Costi Siamo nel campo delle élite, ma rispetto a Mercedes e Porsche si risparmiano circa 30.000 euro.
Piacere di guida Le prestazioni sono impressionanti, in rettilineo così come in curva. Ma il peso e le dimensioni limitano il feeling.
Ambiente Quasi 10 km/l, a patto di saper resistere alla tentazione di affondare il gas.

Premessa: l’Audi S8 nasce per il mercato americano, non per l’Europa della crisi economica (Germania esclusa).

Tanto meno per l’Italia del “superbollo”: ogni anno, una S8 costa 4.526,95 euro di tassa di possesso.

Facile prevedere che i 420 esemplari totalizzati in 4 anni dalla vecchia generazione rimarranno una chimera.

Non a causa di demeriti del progetto, ma per la congiuntura sfavorevole, che vanifica gli sforzi degli ingegneri di Ingolstadt per rendere sostenibile la vettura.

Un esempio è il “taglio” di 4 cilindri, quando si viaggia a gas costante e leggero.

Detto questo, la S8 merita comunque un’attenzione particolare per la tecnologia che racchiude.

Lo dimostrano la capacità del motore di far convivere esplosività e morbidezza e quella del telaio di coniugare divertimento e comfort.

Il V8 si rivela vellutato e silenzioso come quello di una qualsiasi ammiraglia; basta però provocarlo col gas che i 5 metri di alluminio della S8 vengono sparati, in un attimo, a velocità siderali.

Ma è quando s’incontrano le curve che la teutonica dà il meglio di sé: piatta di assetto, vanta limiti di tenuta altissimi e cambia direzione con pochissimi movimenti di volante.

Ci si ritrova così a “danzare” a ritmi un tempo riservati alle sportive di razza.

Il tutto, senza che i freni mostrino segni di fatica, se si opta per l’impianto con dischi carboceramici, capaci di fornire la stessa risposta anche dopo parecchi chilometri di maltrattamenti.

L’ammiraglia sportiva dei Quattro Anelli fa dunque a pezzi, a una a una, le certezze di tutti gli appassionati di sportive: comfort e sportività sono agli antipodi, peso elevato (2.050 kg) e dinamismo nelle curve sono inconciliabili.

Tutto superato. O quasi.

Perché un neo la S8 ce l’ha e si chiama assenza di coinvolgimento: per quanto forte si vada, il divertimento è praticamente nullo.

Precisissima nel seguire la traiettoria impostata, sicurissima, la S8 è però quasi asettica, non riesce mai a entusiasmare.

Si possono tenere ritmi impensabili su ogni tipo di percorso, ma l’impressione è quella di essere sempre passeggeri, più che protagonisti.

Messi da parte i “pruriti” sportivi, si seleziona la modalità Comfort dell’Audi Drive Select e l’isolamento dalla strada diventa totale, sulle piccole imperfezioni dell’asfalto, come negli avvallamenti.

Elevatissime, infine, sono la qualità dei materiali e l’accuratezza degli assemblaggi.

L’unico appunto che si può muovere all’abitacolo della S8 riguarda l’ergonomia: bene i comandi principali, troppo complesso il funzionamento di tutte le altre funzioni: per quanto ottimizzato, l’MMI è molto macchinoso, dato che tutto è affidato solo a una manopola e a pochi tasti.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 8/3.993 cc
Potenza 382 kW/520 CV a 5.800 giri
Coppia 650 Nm a 1.700-5.500 giri
Cambio automatico a 8 rapporti
Trazione integrale
Velocità max 250 km/h
Acc. 0-100 km/h 4,2 secondi
Consumo misto 9,8 km/l
Emissioni CO2 237 g/km
Dimensioni 5,14/1,95/1,46 m
Bagagliaio 510 dm3
Bollo 4.526,95 euro

Audi S8: una supercar vestita da ammiraglia

Smartworld