Audi SQ7 e gamma Q, provate su strada e off-road

Smartworld
di Francesco Neri

Abbiamo provato la gamma Audi Q e la potentissima SQ7 sulle stupende strade della Basilicata

Comfort La SQ7 è un salotto. Spazio a non finire e abitacolo molto ben insonorizzato.
Costi Si tratta del premium del premium, e per questo costa cara.
Piacere di guida L’agilità della SQ7 è sorprendente, ma gli ammortizzatori sono tutt’altro che marmorei.
Ambiente 7,2 l/100 km 189 grammi al chilometro di CO2 sono un risultato impressionante.

Che i SUV siano i veicoli del presente – e del futuro – non è una novità. Una vettura su tre, nel mondo, è una SUV; una su quattro in Italia. Se pensate che Audi ha venduto 3 milioni di SUV in tutto il globo, di cui più della metà Q5, capite quanto sia importante la gamma “Q” per la Casa dei Quattro Anelli. E quanto lo sarà: entro il 2019 è previsto il lancio di altre tre SUV, Audi Q8, Audi Q4 ed Audi e-tron Sportback. 
E noi ci troviamo a Matera – città quasi surreale scavata nelle rocce calcaree della Basilicata – per provare l’intera gamma Q di Audi. Le strade da queste parti sono quasi deserte, ricche di curve, sali-scendi e panorami mozzafiato. Sono così tante che non compaiono nemmeno sulle cartine. Naturalmente nel nostro percorso sono presenti dei tratti off-road (anche se leggeri), ma abbastanza ripidi da mettere alla prova sospensioni e trazione.

LA NOSTRA FLOTTA

A nostra disposizione il meglio della gamma Audi Q: la appena rinnovata Audi Q5, la nuovissima Audi Q2 e la potente Audi SQ7. Tre auto diverse per dimensioni e sistemi tecnologici (la Q7 conta 27 sistemi di assistenza alla guida), ma simili per capacità stradali e fuoristradiste. Tutte e tre vantano la trazione integrale quattro, uno dei pilastri su cui si basa l’intero brand. Si tratta tuttavia di sistemi di trazione differenti: la più piccola Q2 parte da una base a trazione anteriore, trasmettendo la coppia all’assale posteriore tramite un differenziale a lamelle, mentre la Q5 e la Q7 hanno un differenziale centrale che lavora costantemente per ripartire la potenza tra davanti e dietro. Quello che fa impressione è l’efficienza aerodinamica di queste auto, tutte e tre con un CX di 0,30 (0,31 per Q7).

Sono anche più “magre” di quello che sembrano: la Q7 pesa 325 kg in meno rispetto alla precedente, la Q5 90 kg in meno, e la Q2 pesa solo 1205 kg, quanto una compatta del segmento B. Il tragitto è lungo e riesco a passare svariati chilometri al volante delle varie Q. Conosco già molto bene la Q2 e la Q5, quindi mi concentro sulla più grossa e potente del gruppo: l’Audi SQ7.

L’AUDI SQ7

L’Audi Q7 è già abbastanza muscolosa e spigolosa di suo, ma nella versione S e in abito nero sembra ancor più minacciosa. Sotto il cofano c’è pure il diesel più potente sul mercato: un 4,0 litri TDI da 435 CV e 900 Nm di coppia disponibili già a 1.000 giri. Questo grazie ad una turbina azionata elettricamente (ha una batteria da 48 Volt dedicata), in grado di eliminare completamente il turbo lag e quindi di fornire una risposata all’acceleratore immediata. Dopodiché ci pensano le altre due turbine a spingere l’ago del contagiri fino alla zona alta. E che spinta. L’Audi SQ7 passa da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e raggiunge i 250 km/h (autolimitati). Ma quel che più sorprende è la ripresa nelle marce alte. Ce ne sono otto a disposizione, ma basterebbe soltanto la quarta per il 90% delle strade.

L’Audi Drive Select permette di cambiare l’auto a piacimento, modificando sterzo, motore, cambio e sospensioni. In questo modo l’SQ7 affronta anche pendenze notevoli e tratti di sterrato tutt’altro che scontati per un’auto con delle doti più stradali che off-road. Ma il piatto forte sono le curve. Con grande sorpresa, le oltre due tonnellate si muovono con un agilità immensa e pochissima inerzia.

Lo sterzo leggero è leggero e sempre un po’ scollegato, ma è preciso e coerente, e vi permette di lanciare l’auto in curva con estrema precisione. Se siete molto smaliziati potete addirittura richiamare il posteriore in vostro soccorso per chiudere la traiettoria, per poi aprire il gas a metà curva e uscire sparati come un palla di cannone. Non siamo ai livelli di compostezza e agilità della Cayenne, ma ci siamo vicini; per quanto riguarda il comfort, invece, Audi batte la cugina di qualche lunghezza. Il sound del V8 è piacevolmente vellutato e “studiato”, così nell’abitacolo entrano solo le note più belle e mai in maniera invasiva. Tutto i rumori infatti, dalle buche ai fruscii, sono estremamente ovattati.

Lo spazio non manca per nessuno, sia davanti che dietro. Nella versione a cinque posti il bagagliaio vanta 805 litri capienza, che arrivano a 1.990 ribaltando i sedili. Livello altissimo anche per finiture e materiali. La Casa tedesca è sempre stata forte in questo, ma le ultime vetture di Ingolstadt hanno davvero una marcia in più. E non solo per merito dell’Audi Virtual Cockpit, ma anche per la consistenza dei materiali e per l’aura di perfezione che emanano.

TUTTO BENE, MA A CARO PREZZO

Il prezzo di 97.200 euro per l’Audi SQ7 è in linea con quello delle varie Range Rover e Cayenne di pari potenza. Il fatto che la più sportiva delle Q7 abbia un motore diesel è un vantaggio per autonomia e consumi, e soprattutto spinge così tanto che non vi farà rimpiangere un motore a benzina. Nonostante la sorprendente agilità, non si tratta si una vera e propria SUV sportiva, quanto un azzeccato compromesso. Ma devo ammettere che come SUV veloce macina-chilometri, è difficile trovare di meglio.