Auto usate – La sportiva: Volvo XC90 2.5 turbo Optima (2002)

Smartworld
di Marco Coletto

Nel 2002 la Volvo XC90 segnò una rivoluzione nel mondo delle SUV. Gli ingegneri della Casa svedese, coscienti del fatto che il cliente tipo di una 4×4 affronta l’off-road con la stessa frequenza con cui si dedica al rinnovo della patente, decisero di sviluppare la loro prima Sport Utility sulla base di un’automobile (la S80). Il motore a benzina “base” al lancio, il 2.5 turbo (qui analizzato nell’allestimento Optima) può essere considerato sportivo: su una “fuoristrada” 200 CV sono più che sufficienti per divertirsi. Scopriamo pregi e difetti.

ABITABILITÀ – Grazie alle imponenti dimensioni esterne (4,80 metri di lunghezza e 1,90 di larghezza) e al passo di 2,86 metri cinque persone stanno davvero comode. Nella configurazione a sette posti (costava 1.700 euro in più) i sedili della terza fila sono altrettanto confortevoli.

FINITURA – Oltre all’ottima qualità  dei materiali della plancia e degli assemblaggi va anche segnalata la massiccia presenza a bordo di pelle e legno.

DOTAZIONE DI SERIE – La versione Optima possiede tutto quello che si può desiderare: autoradio, cerchi in lega, climatizzatore, fendinebbia, interni in pelle, lavafari, navigatore satellitare e volante regolabile.

CAPACITÀ BAGAGLIAIO – 613 litri, che diventano 1.837 abbattendo i sedili. Non é da record, ma poco ci manca. Interessante e utile la ribaltina di serie.

POSTO GUIDA – Trovare la posizione ideale richiede poco tempo e i sedili (con regolazione elettrica optional) avvolgono senza essere eccessivamente sportivi.

CLIMATIZZAZIONE – L’impianto bizona é efficace e semplice da gestire: nella configurazione a sette posti é ancora più potente.

SOSPENSIONI – Niente a che vedere con le classiche fuoristrada quando si avventurano sull’asfalto: la taratura morbida degli ammortizzatori garantisce un comfort a cinque stelle.

RUMOROSITÀ – Qui non ci siamo: rispetto alla concorrenza diretta che generalmente sfoggia sei cilindri qui ce ne sono solo cinque.

La differenza di “sound” é percepibile nell’abitacolo, anche a causa dello scarso numero di pannelli fonoassorbenti.

MOTORE – Il 2.5 turbo a benzina da 209 CV é lo stesso montato ancora oggi – seppur in configurazioni di potenza più spinte – da tutta la gamma Volvo escluse le “XC”. La cilindrata é sopportabile dal punto di vista assicurativo e, grazie alla coppia sviluppata a soli 1.500 giri, la spinta é evidente fin dai bassi regimi.

CAMBIO – La trasmissione sequenziale a cinque rapporti é rapida negli innesti.

STERZO – Non sembra neanche di trovarsi a bordo di una “fuoristrada”: il comando é diretto e non delude nelle curve prese in velocità . Solo in manovra si avverte l’eccessivo diametro di sterzata.

DOTAZIONE DI SICUREZZA – ABS, airbag frontali, laterali e a tendina, ESP e controllo di trazione. Per una Casa come la Volvo, da sempre attenta alla protezione dei passeggeri, é la normalità ; per gli altri no.

VISIBILITÀ – Al grido di “nessuno é perfetto” la SUV svedese mostra la maggior parte dei suoi limiti sotto questa voce. I montanti e i poggiatesta posteriori limitano le possibilità  di parcheggiare senza problemi.

FRENI – Il pedale reagisce bene ai comandi imposti dal guidatore, la vettura meno: in caso di arresto d’emergenza “va un po’ lunga”.

TENUTA DI STRADA – Protetta dall’elettronica, se la cava come qualsiasi automobile “normale”. A parte il rollio dovuto al baricentro alto.

PREZZO – Da nuova costava 51.026 euro (meno delle rivali), ora si trova a 14.600 euro (meno di una Dacia Duster 1.6 4X4 nuova). Abbastanza facile da trovare, nonostante il motore a benzina.

TENUTA DEL VALORE – Il fatto di essere un modello ancora oggi in commercio ha consentito di conservare una quotazione abbastanza alta. Specialmente se si considera che stiamo parlando di una SUV grande (non più di moda come otto anni fa) e dotata di un propulsore non turbodiesel.

CONSUMO – 8,3 km/l sono un risultato eccellente per una Sport Utility a benzina del 2002.

Il motore, oltretutto, era già  Euro 4: una buona notizia per chi vive in città  soggette ai blocchi del traffico.

GARANZIE – All’inizio dello scorso decennio la Volvo non brillava sotto questo punto di vista: tutte le coperture (globale, verniciatura e corrosione) sono scadute nel lontano 2004.