Distinguere la vecchia BMW Z4 dalla nuova richiede un occhio fino.
Il lifting non va oltre tre nuove tinte di carrozzeria, disponibili solo con il pacchetto Design Pure Traction, che dà anche un’iniezione di vivacità agli interni, grazie al contrasto tra il nero dei sedili e l’arancione dei pannelli delle porte e della parte inferiore della plancia.
La novità più importante è dunque celata sotto il lungo cofano.
Novità motoristiche
Tutti i motori a quattro cilindri sono Euro 6 e l’ingresso al mondo Z4 è ora la sDrive 18i: 2.000 TwinPower Turbo da 156 CV e 0-100 km/h in 7,9 secondi. Per il test drive della BMW Z4 restyling, in BMW ci hanno messo a disposizione però solo la top di gamma: la sDrive35is, spinta da un 3.000 TwinPower Turbo che eroga 340 CV e 500 Nm di coppia.
Un sei cilindri che, usato con un filo di gas, è docile e fluido.
Ma svegliatelo e reagirà con un’esplosione di spinta che inizia a 900 giri e finisce a 7.300, accompagnata da un sound pieno e metallico.
Soluzioni tecniche
Quanto al telaio, grazie al Driving Experience Control e all’assetto adattivo M di serie, la BMW Z4 è perfetta per lo “struscio”, oppure può essere una delle più veloci e agili sportive in circolazione.
In Comfort, le sospensioni digeriscono quasi tutto, mentre le cambiate avvengono prima dei 2.000 giri.
In Sport Plus assetto e sterzo si irrigidiscono e l’ESP allenta le sue briglie, lasciando il controllo del sovrasterzo al guidatore.
Peccato che il feeling non sia pari alle prestazioni: si va fortissimo, ma a causa di uno sterzo un po’ filtrato è difficile capire quanto sta effettivamente accadendo sotto le ruote.