Cadillac CTS (2003): eleganza e design

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La prima generazione dell'ammiraglia statunitense cercò – senza successo – di rubare clienti alle tedesche

La prima generazione della Cadillac CTS – commercializzata dal 2003 al 2007 – cercò (senza successo) di rubare clienti alle ammiraglie tedesche puntando su un design originale, lontano dallo stile poco accattivante delle auto americane lanciate all’inizio del terzo millennio.

Oggi questa berlinona “yankee” si trova facilmente a meno di 9.000 euro ed è un mezzo interessante per chi cerca una vettura elegante e vuole distinguersi dalla massa.

Cadillac CTS (2003): le caratteristiche principali

La prima serie della Cadillac CTS colpisce per il design spigoloso (caratterizzato da una coda originale) realizzato da Wayne Cherry. Gli appassionati di cinema la ricorderanno come protagonista nel film Matrix Reloaded del 2003.

Tra i pregi dell’ammiraglia statunitense segnaliamo le finiture curate mentre a causa delle dimensioni esterne relativamente contenute (4,83 metri di lunghezza) gli ingegneri General Motors non sono riusciti a ricavare un abitacolo sufficientemente spazioso per le spalle e la testa dei passeggeri posteriori. Poco coinvolgente, inoltre, il comportamento stradale.

Cadillac CTS (2003): la tecnica

La CTS del 2003 è la prima Cadillac del terzo millennio dotata di cambio manuale (era dal 1988 che la Casa “yankee” non adottava questa trasmissione). Il motore al lancio è un 3.2 V6 già visto sotto il cofano dell’ultima Opel Omega: un propulsore ricco di cavalli (218) e di coppia (300 Nm), elastico e grintoso penalizzato dalla cilindrata corposa e dai consumi alti (caratteristica comune a tutti i propulsori montati dall’ammiraglia statunitense).

Nel 2004 arriva il motore più adatto all’Italia – un 2.6 V6 da 181 CV non molto vivace ma sempre pronto ai bassi regimi – mentre l’anno successivo le due unità vengono rimpiazzate da un 2.8 da 215 CV e da un 3.6 già visto sotto il cofano della STS e della SRX. Quest’ultimo propulsore regala prestazioni interessanti (merito della grande quantità di cavalli – 257 – e di coppia: 340 Nm) ma è penalizzato dalla cilindrata elevata, da un sound poco gratificante e da un’erogazione non molto pronta ai bassi regimi.

Cadillac CTS (2003): le quotazioni

La prima generazione della CTS è una delle Cadillac più accessibili in circolazione nonché una di quelle che ha la tenuta del valore peggiore: bastano infatti meno di 9.000 euro per entrare in possesso dell’ammiraglia “yankee”. Le varianti più facili da trovare?

La “base” 2.6 (quella che ci sentiamo di consigliare) e la più cattiva 3.6.

Cadillac CTS (2003)

Cadillac CTS
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di Marco Coletto

L'ammiraglia americana fuori dagli schemi.

Stufi delle solite ammiraglie tedesche? La Cadillac CTS del 2003 può rappresentare un’alternativa (qualitativamente inferiore, in Europa è stata un flop) meno “inquadrata”. Si trova a 11.000 euro ma è più facile reperirle di annate più recenti. Scopriamo i pregi e i difetti.

ABITABILITÀ – L’abitacolo non è molto spazioso: in tre seduti dietro si sta stretti e anche le gambe non stanno particolarmente comode.

FINITURA – La qualità dei materiali è superiore agli standard offerti solitamente dalle vetture americane ma il paragone con le lussuose europee è improponibile.

DOTAZIONE DI SERIE – Autoradio, cerchi in lega, climatizzatore, fendinebbia, interni in pelle, lavafari e sedili regolabili elettricamente. Facile sentirsi coccolati.

CAPACITÀ BAGAGLIAIO – 420 litri: un po’ piccolino, a dire il vero.

POSTO GUIDA – La posizione di seduta è buona ma i comandi sono poco ergonomici.

CLIMATIZZAZIONE – L’impianto è potente ma i pulsanti per regolarlo sono posizionati troppo in basso.

SOSPENSIONI – La taratura degli ammortizzatori è maggiormente orientata al comfort.

RUMOROSITÀ – In marcia si avverte qualche fastidioso rumore meccanico.

MOTORE – Il 3.2 V6 Euro 3 da 218 CV e 300 Nm di coppia è vivace già a 3.000 giri ma è penalizzato dalla cilindrata elevata.

CAMBIO – La trasmissione manuale a cinque marce non è il massimo della precisione: meglio puntare sulle automatiche.

STERZO – Manca di sensibilità.

PRESTAZIONI – 238 km/h di velocità massima e 7,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. Nella media della categoria.

DOTAZIONE DI SICUREZZA – C’è tutto quello che serve: airbag frontali, laterali e a tendina ed ESP.

VISIBILITÀ – La coda voluminosa, i montanti ingombranti e il lunotto poco ampio peggiorano la situazione.

FRENI – Efficaci ma non sportivi.

TENUTA DI STRADA – La trazione posteriore consente di divertirsi, quando e se lo si desidera.

PREZZO – Da nuova costava 39.901 euro, oggi è introvabile.

Le sue quotazioni si aggirano intorno agli 11.000 euro: quanto una Fiat Panda 1.2 appena uscita dal concessionario.

TENUTA DEL VALORE – Il prezzo è destinato a scendere ulteriormente: le auto americane non sono molto apprezzate sul mercato dell’usato, specialmente se a benzina.

CONSUMO – Altissimo: 9,1 km/l dichiarati.

GARANZIE – Quella globale è terminata nel 2006, quella sulla corrosione nel 2009.