Carlos Checa, eroe Ducati: biografia di un campione del mondo Superbike

Smartworld
di Francesco Irace

I suoi successi, il titolo mondiale e la sua lunga carriera. Ma anche le sue passioni e tante curiosità

Carlos Checa mette a segno una doppietta al secondo appuntamento del Mondiale Superbike ad Imola e si porta in vetta alla classifica piloti con 75 punti, a +4 su Biaggi e +6 su Sykes. Ducati è prima nella classifica costruttori, seguita da Aprilia.

Una prova encomiabile quella del pilota del team Ducati Althea Racing, che si conferma nuovamente il primo candidato alla lotta al titolo.

Per lui ventitreesimo successo personale, quinto sul tracciato di Imola. È dunque in ottima forma il campione del mondo in carica SBK, che vive probabilmente uno dei migliori periodi della sua carriera.

E a tal proposito, conosciamolo un po’ meglio.

Chi è Carlos Checa

Il giorno in cui nasce a Sant Fruitós de Bages (15 ottobre 1972), il papà cade dalla moto (senza particolari conseguenze) durante il tragitto per arrivare in clinica. Una premonizione? Chissà, può darsi. Intanto, dieci anni più tardi, il piccolo Carlos tocca con mano la sua prima moto.

Inizia quasi per gioco e nel giro di pochi anni si ritrova a fare i conti con un talento che lo porta ad esordire nella classe 125 del Motomondiale (1993) in sella ad una Honda.

Pochi mesi di gare e poi il salto in 250, nel team Givi Racing, con il quale ottiene come migliore risultato un settimo posto negli USA, terminando la stagione al 12° posto con 54 punti. Nel 1995 entra nel team Fortuna Honda Pons prima in sella ad una 250 e poi alla 500 (dove ottenne rispettivamente 45 e 26 punti).

Nel 1996 migliora le sue performance, ottenendo una vittoria in Catalogna e terminando la stagione all’8° posto con 124 punti. Nel 1997 riconferma la posizione raggiunta nell’anno precedente, mentre nel 1998 conclude il mondiale al 4° posto (con 139 punti) nonostante la rinuncia a 3 GP per infortunio. Sarà il suo miglior risultato nel Motomondiale.

Un’annata memorabile, e non solo per le vittorie (purtroppo).

Carlos, caduto rovinosamente a Donington, rischia di perdere la vita a causa di un coaugulo formatosi dopo l’asporto della milza. Ma fortunatamente tutto si risolve positivamente e senza conseguenze.

Nel 1999 si ritrova nel team Yamaha al fianco di Max Biaggi: termina la stagione al 7° posto con 125 punti. Migliora di una posizione nell’anno successivo (ricco di cadute ed infortuni), riconfermando il 6° posto anche nel 2000 e nel 2001. 5° posto nel 2002, prima di passare al team privato Fortuna Yamaha, al fianco di Melandri: finisce 7°.

Stesso risultato anche nel 2004, ma con in squadra Valentino Rossi. Nel 2005 passa al team Ducati Marlboro affiancando Loris Capirossi. A Sepang arriva terzo dietro a Capirossi (1°) e Rossi (2°): per la prima volta nella storia della Ducati in MotoGP, due piloti salgono sul podio della classe regina. Ma non basta, conclude la stagione al 9° posto ed il team non gli rinnova il contratto.

Dopo il 15° posto nel team Tech 3 Yamaha del 2006 e il 14° nel team Honda LCR nel 2007, Carlos Checa dice addio al Motomondiale.

Nel 2008, dopo aver partecipato alla 8 ore di Suzuka con una Honda CBR 1000RR, Carlos – non senza trascorrere ore a riflettere se potesse essere o meno la scelta giusta – si tuffa in una nuova avventura: il Campionato mondiale Superbike, la svolta della sua lunga carriera.

Corre in sella ad una Honda e termina la stagione al 4° posto. Arriva 7° l’anno dopo, prima di passare al team Ducati Althea Racing, dove nel 2010 arriva terzo e si conferma migliore dei piloti Ducati.

Nel 2011 la consacrazione.

Carlos Checa, 18 anni dopo la sua prima gara ufficiale, vince il suo primo titolo mondiale a Magny Cours in sella ad una Ducati 1098 (Althea Racing).

Curiosità & Passioni

L’abbiamo visto l’ultima volta in pubblico al Motodays di Roma, dove si è mostrato cordiale e molto disponibile: qualità che fanno di un grande pilota un campione anche lontano dai cordoli.

Carlos Checa ama l’ordine, è del segno dei Gemelli e pratica una vita sana. Spericolata (se vogliamo), ma sana.

Ha una grande passione per gli sport estremi e approfitta del periodo invernale (quando le corse si fermano) per praticare lo sci, mountain bike, arrampicata, paracadutismo e nuoto (talvolta anche tra gli squali, come si evince dalla foto della gallery).

Tuttavia, nel quotidiano, Carlos si considera un tipo tranquillo (nonostante gli squali…).

Ama le cose semplici: leggere, riposare, ascoltare buona musica e dedicare del tempo ad amici e familiari. E perchè no, anche spostarsi in moto (ma solo se guida lui).

Infine, a tutti quelli che si chiedono come mai abbia scelto il numero 7, Carlos – attraverso il suo sito ufficiale – risponde così:

7° nella mia prima gara di mondiale

I 7 giorni della settimana

Le 7 note musicali

Le 7 meraviglie dal mondo

7 vite come i gatti

I 7 nani della Biancaneve

I 7 peccati capitali

Le 7 Arti

7 Chakras

I 7 giorni della creazione

Le 7 fate buone

I 7 samurai (Akira Kurosawa)

I stivali magici delle “7 leghe”

7 spose per sette fratelli (Stanley Donen)

7 donne (John Ford)

L’Agente 007

La ‘Danza dei 7 Veli’

I magnifici 7 (John Sturges)

Il 7º sigillo (Ingmar Bergman)

7 anni nel Tibet

Le 7 stelle dell’Orsa Maggiore

Le 7 età dell’Uomo (Shakespeare)

… 7 … mambooo!

Il mistero delle 7 sfere (Agatha Chirstie)

I 7 mari della Terra

I 7 colori dell’Arcobaleno

Foto: ANSA/LaPresse