Citroen C4 Picasso: la funzionalità di sempre incontra il nuovo stile francese

Smartworld
di Andrea Rapelli

La funzionalità di sempre incontra il nuovo stile francese

Comfort Spazio abbondante, sospensioni morbide, acustica curata: con la C4 Picasso si viaggia da signori.
Costi I consumi rimangono generalmente bassi, ma i prezzi sono lievitati rispetto al passato.
Piacere di guida Il nuovo telaio bada soprattutto al comfort e alla sicurezza. Su un’auto del genere, va benone così.
Ambiente Il diesel con stop e start e-HDi fa miracoli nei consumi ed emette 105 g/km.

Il tocco d’artista c’è e sta tutto nel muso di questa Picasso.

Che colpisce con uno sguardo decisamente penetrante, originale e fedele a quello della concept Tecnhospace, presentata all’ultimo Salone di Ginevra.

Ma i circa 3 milioni di clienti conquistati fin dal lontano 1999 vanno saputi conservare anche con altro.

La versatilità, soprattutto: la seconda fila di sedili si può far scorrere (dall’allestimento Intensive in su), ripiegare a tavolino e reclinare.

Così, si può contare su un vano bagagli a prova di trasporti eccezionali, con una capienza da 537 a 1.709 litri.

Non sapete dove mettere i giochi dei bambini, le guide turistiche, i libri da leggere in vacanza? Per questo ci sono 16 vani sparsi per l’abitacolo, persino sotto i piedi dei passeggeri posteriori, che regalano oltre 40 litri di spazio aggiuntivo.

Il tutto, con una lunghezza che si accorcia di circa 4 cm rispetto alla generazione precedente.

Il merito di tutto questo è del nuovo pianale modulare EMP2, che ha permesso di ridurre gli sbalzi e, al contempo, aumentare il passo di 5,7 cm e le carreggiate.

Un debutto, quello della nuova piattaforma, che ha donato un’agilità finora sconosciuta alla nuova Picasso, capace di disegnare traiettorie più precise che in passato, anche quando la strada diventa tutta curve.

Certo, ci sono alcuni elementi che rimangono tarati verso il comfort: parliamo per esempio dello sterzo, con cui non si riesce a instaurare sempre un feeling soddisfacente, e delle sospensioni, morbide e colpevoli di irrigidirsi soltanto quando si transita su buche profonde.

Fra i cinque motori disponibili, tre a benzina e due a gasolio, abbiamo scelto il 1.600 e-HDi da 115 CV, che mette subito in chiaro di volersela prendere comoda: per fare un sorpasso bisogna agire prontamente sul cambio, peraltro caratterizzato da una buona manovrabilità, e accontentarsi di una spinta non esattamente pronta.

Specialmente a pieno carico.

Viceversa, in città il sistema microibrido si fa apprezzare: infatti spegne il motore con dolcezza appena prima dell’arresto completo, consentendo di centellinare ogni goccia di gasolio.

Nella nuova Picasso si apprezzano anche l’insonorizzazione, quasi perfetta anche in autostrada, e la qualità percepita, che è alta, sia nei materiali sia nella tecnologia.

Scegliendo le versioni più ricche potrete avere lo schermo HD da 12”, su cui scorrono velocità, musica ascoltata, dati di viaggio, indicazioni di navigazione e tanto altro.

Volendo, si può anche scegliere fra due temi: uno retrò, che simula i vecchi quadranti analogici e uno più à la page, con tachimetro digitale.

L’occhio, tuttavia, si deve abituare a tutte queste informazioni concentrate in uno spazio che, all’atto pratico, così grande non è.

Ottima la visibilità, garantita dal gigantesco parabrezza che arriva fin sopra la testa dei passeggeri anteriori e dagli originali montanti anteriori finestrati.

Se poi avete bisogno di più spazio a bordo, in contemporanea arriverà la nuova Grand Picasso a sette posti.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.560 cc
Potenza 84 kW/115 CV a 3.600 giri
Coppia 270 Nm a 1.750 giri
Cambio manuale a 6 marce
Trazione anteriore
Velocità max 189 km/h
Acc. 0-100 km/h 11,8 secondi
Consumo misto 25,0 km/l
Emissioni CO2 105 g/km
Dimensioni 4,43/1,83/1,61 m
Bagagliaio 537/1.709 dm3
Bollo 216,72 euro