Citroën DS3 1.6 THP Sport Chic: il test

Smartworld
di Marco Coletto

Una nuova vettura si aggiunge all’elenco delle piccole trendy: la Citroën DS3. Con il motore 1.6 THP da 156 CV punta a sfidare la Mini, seppur con un prezzo di listino decisamente più basso. Riuscirà a conquistare il pubblico italiano? La prova completa su Panoramauto di maggio.

A differenza di 500 e Mini, che hanno puntato sui richiami alla tradizione, la DS3 ha uno stile completamente innovativo (la base tecnica è invece quella ben nota della C3). Il propulsore 1.6 THP (lo stesso montato – con altri step di potenza – dalla Mini) è abbinato ad un assetto “rigido ma non troppo” e ad un cambio che si impunta nella guida veloce. Il brio si trova a metà strada tra la Cooper e la Cooper S: una buona spinta in basso, un’ottima ripresa ma una scarsa verve quando si sale di giri. Su strada sa essere divertente, però non aspettatevi il “go-kart feeling” della rivale inglese: il controllo di stabilità entra sempre al momento giusto ma non è mai del tutto disinseribile, lo sterzo è troppo impersonale e i freni hanno un pedale eccessivamente brusco e spazi di arresto troppo lunghi.

In città è agile e maneggevole, nei parcheggi le grandi superfici vetrate aiutano di fronte e di lato (posteriormente il lunotto piccolo rende difficoltoso percepire gli ingombri). I sensori di parcheggio costano 400 euro. Usciti dal traffico urbano sembra quasi di trovarsi a bordo di una berlina: in autostrada si viaggia in pieno silenzio (salvo il rumore di rotolamento delle gomme e qualche fruscio aerodinamico all’altezza degli specchietti retrovisori). L’abitacolo è gradevole alla vista, spazioso (anche dietro, i problemi si avvertono solo quando ci si accomoda a bordo) ma soprattutto eccellentemente rifinito. La qualità dei materiali e degli assemblaggi della plancia è di alto livello mentre la disposizione dei comandi è leggermente confusionaria (tasto delle doppie frecce vicino al passeggero, regolazione manuale dei proiettori nascosta sotto il devioluci sul lato sinistro del piantone).

Bagagliaio ok per la categoria.

Il prezzo di 19.221 euro (930 in meno di una Mini Cooper da 122 CV, 270 in più di una Abarth 500 da 135 CV) comprende una dotazione di serie molto ricca: autoradio con presa USB e Aux-In, cerchi in lega da 17″, climatizzatore automatico, fendinebbia, verniciatura bicolore, volante in pelle e pedaliera in alluminio. I consumi soddisfano – 14,9 km/l dichiarati, 12,3 rilevati – la garanzia di soli due anni no.

Alla voce finale della pagella, quella sulla sicurezza, la DS3 se la cava parecchio bene: la dotazione prevede attacchi Isofix posteriori, sei airbag e ESP e le stelle EuroNCAP sono cinque (seppur con una critica ricevuta nella protezione dal colpo di frusta).