Citroen DS3 Cabrio: come perdere il tetto ma non lo smalto

Smartworld
di Simone La Rocca

Comfort Anche i passeggeri posteriori viaggiano comodi. Buona l’insonorizzazione con il tetto chiuso.
Costi I prezzi sono una via di mezzo tra la 500C, che costa meno, e la Mini Cabrio, che può anche salire di molto.
Piacere di guida Il tetto in tela dovrebbe togliere rigidità e precisione: non è così. La DS3 Cabrio ha reazioni gradevoli.
Ambiente Con 137 g/km, il THP fa peggio della 500C ma molto meglio della Mini con gli stessi cavalli.

La strada corre veloce sotto i cerchi da 17 pollici che calzano grandi gomme 205/45.

Il clima mite della Spagna meridionale e l’occasione di guidare per la prima volta la Citroën DS3 Cabrio non ci fanno esitare: si viaggia a cielo aperto. Con la semplice pressione di un dito su un tasto posizionato sulla plafoniera, in soli 16 secondi, abbiamo fatto scorrere completamente all’indietro il tettuccio in tela e così ci siamo goduti l’aria tiepida della provincia valenciana.

Poche operazioni ci avevano dato un feeling immediato con la cabrio francese: chiuso lo sportello con un colpo secco, avevamo regolato il volante in altezza e profondità e il sedile.

Una rapida aggiustata agli specchietti esterni elettrici e a quello centrale avevano preceduto l’avvio del quattro cilindri 1.600 THP da 156 CV dotato di un turbocompressore a doppia mandata: significa che quando affondate il piede sul pedale dell’acceleratore la risposta è immediata.

Per scoprirlo, però, abbiamo dovuto pazientare perché il primo tratto autostradale ci ha dato altri generi di risposta: prima di tutto, che la capote si può aprire e chiudere fino a 120 chilometri

l’ora e che il comfort a bordo è più che accettabile anche quando si va veloci in autostrada.

Poi ci siamo concentrati sulle risposte del motore: a poco più di 2.700 giri, in sesta marcia, si procede tranquillamente a velocità da codice della strada (130 km/h).

E il portafogli ringrazia perché così si evitano sanzioni per eccesso di velocità e si frequentano con poca assiduità le stazioni di rifornimento, grazie ai consumi che in questa fascia di funzionamento rimangono a livelli contenuti.

Se si evita di mettersi nei panni del nove volte campione del mondo rally, Sebastian Loeb, nel ciclo combinato si possono percorrere 14 chilometri reali con un litro di benzina.

Se invece si esagera – quando la strada diventa un’infinita sequenza di allunghi, curve e controcurve – il gioco si fa duro e i consumi inevitabilmente aumentano.

Ma il gioco vale la candela. L’escursione della lancetta del contagiri si amplia, le cambiate diventano rapide e precise, permettendo di sfruttare tutta l’erogazione del quattro cilindri.

Che in queste condizioni di utilizzo diventa davvero maestoso.

Più volte ci siamo sentiti autorizzati ad andare nella zona rossa del contagiri, precedendo di un soffio (con la cambiata) l’inesorabile taglio dell’erogazione decretata dal limitatore.

Ovviamente, in un contesto così coinvolgente, abbiamo avuto la collaborazione di alcune “aree” importanti della nuova cabrio francese: sterzo, assetto e freni, che del resto avevano già dato ottimi risultati nella versione chiusa.

Non siamo riusciti a mettere in crisi nulla, nonostante da parte nostra non sia mancato l’impegno.

Quanto all’ESP, capita talvolta, specialmente su auto dall’indole sportiva, di doversi lamentare di tarature troppo protettive.

Ebbene, non è proprio il caso della DS3 Cabrio.

Infine, per chi bada molto al look, diciamo che il tettuccio in tela può essere di tre colori: Blu Infini, Grigio Moondust e Nero.

Sei le tinte della carrozzeria. Alla fantasia di ciascuno il piacere della scelta.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.598 cc
Potenza 115kW/156CV a 6.000
Coppia 240 Nm da 1.400 giri
Cambio manuale a 6 marce
Trazione anteriore
Velocità max 212 km/h
Acc. 0-100 km/h 7,4 secondi
Consumo misto 16,9 km/l
Emissioni CO2 137 g/km
Dimensioni 3,94/1,99/1,45 m
Bagagliaio 245/980 dm3
Bollo 316,05 euro