Civic: crash test e sicurezza

Smartworld

Uno degli aspetti più importanti a cui la Casa giapponese ha dato maggior peso nella realizzazione della nuova Honda Civic è stato quello della sicurezza sia passiva che attiva della vettura.

Sicurezza passiva

Il punto chiave attraverso cui ci si è raggiunto un elevato livello di sicurezza passiva è stata la realizzazione della struttura ACE (Advanced Compatibility Engineering ), ovvero una parte frontale poligonale del telaio progettata per impedire la deformazione della cabina attraverso la distribuzione lontano dal vano passeggeri dell’energia d’impatto .

Mitsuru Kariya, a capo dello sviluppo della nuova Civic, ha detto: “Honda dispone di un moderno impianto per i crash test a Tochigi, in Giappone, dove abbiamo potuto testare la vettura simulando impatti con altri veicoli e oggetti di pesi e dimensioni diverse e ad angolazioni e velocità diverse. Abbiamo fatto in modo di simulare in modo più possibile fedele alla realtà per garantire la massima sicurezza ai nostri clienti

Sicurezza Attiva

Quando si parla di sicurezza stradale, però, oltre all’importanza di proteggersi in caso di incidente, bisogna prevenire il pericolo cercando anche di evitare l’incidente. A questo proposito, per la prima volta in Europa, è stato introdotto il Mitigation Braking System (CMBS), dispositivo che tiene sotto controllo la distanza con l’auto situata di fronte nella carreggiata, avvertendo il conducente in caso di rischio collisione o addirittura intervenendo con frenate automatiche e stringendo le cinture di sicurezza quando la collisione diventa ormai inevitabile.

La nuova Civic, infine, dispone anche di sofisticate funzioni di protezione dei pedoni come i perni tergicristallo progettati per staccarsi al momento dell’impatto e il parafango anteriore con supporti di assorbimento dell’energia d’impatto. “Sono molto orgoglioso del fatto che la Honda ha una reputazione da leader per la sicurezza dei pedoni.

Si tratta di un aspetto della nuova Civic su cui abbiamo lavorato molto “, Ha commentato Giuliano Warren,  ingegnere della sicurezza.