Corsa al futuro

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Smartworld
di Francesco Neri

La Formula E sta attirando parecchie attenzioni, quale sarà il futuro del motorsport?

C’è elettricità nell’aria. La mobilità elettrica pare sia il futuro ma sembra che, a questo futuro, ci sia fretta di arrivare. Se poi il motorsport è lo specchio delle nuove tecnologie, allora la Formula E sembra quello con il riflesso più grande. Ci vogliono entrare tutti. Attualmente il campionato di monoposto elettriche, che ha appena concluso la terza stagione, sta attirando le Case automobilistiche più di quanto faccia il miele con gli orsi. Tra i presenti e i futuri arrivi: Audi, DS, Renault, Jaguar, Mahindra, BMW, Mercedes e persino Porsche. Pure Marchionne ha fatto intendere che presto o tardi, anche FCA ci entrerà. Forse con Maserati?

Questo vociferare ha impensierito anche il circus della F1, anche se non si capisce esattamente quanto; ma sicuramente ha attirato la sua attenzione. La categoria Regina dalla sua ha un seguito enorme: i circuiti più belli del mondo e scuderie leggendarie come Ferrari e McLaren. C’è tanta, tanta storia ad alimentare la magia della F1. Oggi. Ma in futuro?

La Formula E è un campionato fresco, innovativo, ricco di show di contorno, e ha l’enorme merito di trasportare la gara al pubblico dentro la città, non viceversa. E poi le gare sono combattute, serrate, e i piloti sono di altissimo livello. Che cosa le manca? Beh, il rumore.

È dal 1895 che siamo abituati a sentire le auto “suonare”, e per quanto sia rilassante guidare una Tesla in città in totale silenzio, sentire sibili e ronzii durante i sorpassi non fa certo venire la pelle d’oca. Ma questo sacrificio è per una causa più grande.

Detto questo, la F1 con l’arrivo dei motori ibridi turbo ha perso un po’ di fattore wow. Quando gironzolo su Youtube per ascoltare i suoni giusti, irrimediabilmente inciampo nei “pure sound” delle vecchie F1 V12, V10 e V8. E irrimediabilmente godo.

Si, sono convinto – come, credo, molti di voi – che il sound nel motorsport faccia parte dello spettacolo. E se posso perdonare un’auto elettrica per non sputare fiamme e note strazianti, forse sono meno disponibile a farlo per una categoria dove “the best” è il sua ragione d’esistere. Una categoria che vanta il meglio delle prestazioni, i costi più alti, il massimo prestigio. E anche, gradirei, il sound più emozionante.

È difficile prevedere come si evolverà la convivenza di questi due campionati nei prossimi cinque, dieci anni. Se la F1 fino a poco fa era incaricata di farsi più verde ed ecologica, forse con l’arrivo della Formula E potrà tornare ad essere quella che era: rumorosa e selvaggia, con motori aspirati che girano a regimi impossibili. Ci sono le elettriche a guardare al futuro, a fare da banco di sviluppo delle nuove tecnologie per la mobilità. Ci penseranno loro a salvare il pianeta, dando sempre grande spettacolo, naturalmente.

Credo che siamo ad un bivio storico importante, che avrà un grande impatto sia sulla mobilità, sia sul motorsport. E non vedo l’ora di scoprire come si evolverà.