Dacia Duster o Nissan Qashqai?

Smartworld
di Marco Coletto

Ora possiamo dirlo: la Dacia Duster è un successo di pubblico. La SUV “low-cost” del gruppo Renault è stabilmente nella “top ten” delle immatricolazioni del suo segmento. Ma c’è una rivale che non vuole schiodarsi dal primo posto in classifica: la Nissan Qashqai. I giornalisti di Panoramauto hanno messo a confronto la variante a sette posti della 4×4 giapponese – la +2 2.0 dCi n-tec (30.701 euro) con la più cara (18.051 euro) tra le Sport Utility rumene, la 1.5 dCi Lauréate. La sfida completa sul numero di ottobre.

In off-road la Dacia Duster dà filo da torcere alle rivali più blasonate, grazie agli interessanti angoli di attacco (30°), di dosso (23°) e di uscita (36°): la Qashqai risponde con 30-25-25. Ma non vanno dimenticate la prima marcia corta e il sistema di trazione integrale condiviso proprio con la “cugina” Nissan, che prevede il blocco centrale del differenziale. Su asfalto il turbodiesel risponde con vigore (però è un po’ rumorosetto), nelle curve il rollio è evidente e lo sterzo è abbastanza progressivo. Le note dolenti arrivano ai freni (spazi di arresto troppo lunghi) e dall’ESP optional (350 euro).

Il sovrapprezzo di quasi 13.000 euro della Qashqai+2 si avverte appena si gira la chiave (il propulsore è più silenzioso) e durante la guida con sospensioni maggiormente confortevoli (però anche un po’ troppo “ondeggianti”). Il 2.0 dCi è reattivo e fa valere i 40 cavalli in più con un allungo deciso. Il rollio è marcato come sulla rumena ma la sicurezza è superiore: l’ESP è di serie e non invasivo, i freni sono eccellenti.

L’abitacolo della Dacia Duster è realizzato in economia, ma sopratutto in… sinergia. La plancia è quella della Sandero (plastiche rigide e assemblaggi poco precisi) mentre altre componenti minori (volante, leva de cambio, blocchetto di avviamento e chiave) provengono da Renault spesso fuori produzione.

Il listino è parecchio conveniente ma non aspettatevi di trovare tra gli optional accessori “moderni” come il clima bizona o il cruise control.

Gli interni della Qashqai+2 sono spaziosi per cinque persone mentre i due occupanti della terza fila (se più alti di 1,70 metri) hanno a disposizione pochi centimetri per le gambe, per via del pavimento alto. I materiali usati per la plancia sono di una qualità difficile da trovare a bordo delle rivali dirette: quello che non convince è l’ergonomia (troppi tasti). L’allestimento n-tec è completo: Bluetooth, climatizzatore automatico, cruise control, navigatore e telecamera posteriore.