Davide Valsecchi: il futuro dell’Italia in F1

Smartworld
di Marco Coletto

Il prossimo anno lo vedremo quasi sicuramente nel Circus, resta solo da capire con chi

Vi mancano i piloti italiani in F1? Non preoccupatevi, nel 2013 torneremo quasi sicuramente a vedere nel Circus un nostro rappresentante: Davide Valsecchi. Questo pilota nato nel 1987 – già noto agli addetti ai lavori e agli appassionati delle corse – proviene dalla Lombardia (più precisamente da Eupilio, in provincia di Como), una regione che ha lanciato diversi talenti del motorsport: l’iridato Alberto Ascari e altri campioni del calibro di Michele Alboreto, Vittorio Brambilla e Giancarlo Baghetti.

Dopo due stagioni (2003 e 2004) iniziali tutt’altro che esaltanti inizia a farsi notare nel 2005 conquistando qualche podio nelle serie italiane di Formula Renault 2.0 e Formula 3. Nel 2006 e nel 2007 tira fuori qualche risultato interessante in Formula Renault 3.5 ma la svolta arriva nel 2008 quando si trasferisce in pianta (quasi) stabile in GP2.

Dopo aver conquistato la serie asiatica 2009-2010 (contro Charles Pic, attualmente in Marussia, e Sergio Pérez, ora in Sauber) e altri discreti piazzamenti in giro per il mondo nel 2011 viene ingaggiato come tester alla Lotus.

Il 2012 sembra essere il suo anno: corre per la scuderia più forte del campionato – la francese DAMS (quella che ha permesso a Romain Grosjean di conquistare il titolo lo scorso anno) – e ha già portato a casa due vittorie e due giri veloci (senza contare il filotto di pole position) in quattro gare.

Lo scorso week-end in Bahrain, oltretutto, Valsecchi ha compiuto un capolavoro vincendo sia gara 1 che gara 2 (quest’ultima partendo, come prevede il regolamento per chi si aggiudica la corsa precedente, dall’ottava posizione). Solo cinque piloti nella storia della serie propedeutica del Circus sono riusciti a compiere quest’impresa: Nico Rosberg, Lewis Hamilton (l’unico capace di farlo per due volte, a dimostrazione del talento del ragazzo), Nelson Piquet jr., Giorgio Pantano e Nico Hülkenberg. Il fatto che tutti questi driver abbiano corso in F1 non è un caso ma una logica conseguenza della loro bravura: per questa ragione riteniamo che Davide arriverà il prossimo anno nella massima serie automobilistica.

Resta solo da capire con quale squadra.