Dieselgate: test sulle emissioni, ecco come funzionano

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Alla scoperta del ciclo NEDC, usato per valutare i consumi in Europa

Il dieselgate che ha recentemente coinvolto Volkswagen ha riportato alla luce la discrepanza – presente in tutte le auto – tra i consumi (e le emissioni) dichiarati e quelli reali. Il motivo di questo divario riguarda la scarsa corrispondenza con la realtà dei test effettuati per stabilire quanto “beve” una vettura.

In Europa i valori delle emissioni di CO2 e dei consumi presenti in listino sono determinati dal ciclo NEDC (New European Driving Cycle): un test che dovrebbe simulare il comportamento reale di un’auto nel traffico urbano ed extraurbano ma che in realtà prevede condizioni impossibili da replicare sulle strade. Scopriamo insieme come funziona nel dettaglio.

Test sulle emissioni NEDC, come funzionano

Il test sulle emissioni NEDC si svolge in laboratorio a temperatura costante (25° C) su un banco a rulli (l’aerodinamica non viene contemplata, quindi): l’auto analizzata ha tutti gli accessori disattivati (climatizzatore, luci, etc…) e presenta una zavorra di 75 kg che rimpiazza il guidatore.

Il valore di consumo medio viene ricavato dalla media tra il consumo urbano (che prevede quattro cicli ripetuti) e il consumo extraurbano (un solo ciclo). Cinque cicli totali che equivalgono ad una percorrenza di 11,023 km in 1.180 secondi ad una velocità media di 33,6 km/h. Analizziamoli a fondo.

Test sulle emissioni NEDC: come funziona il ciclo urbano

– Accensione del motore
– Sosta di 11 secondi (6 con frizione disinserita e 5 in prima per le vetture con cambio manuale)
– Accelerazione fino a 15 km/h della durata di 4 secondi
– Velocità di 15 km/h mantenuta costante per 7 secondi
– Rallentamento da 15 a 0 km/h della durata di 5 secondi (ultimi 3 secondi con frizione disinserita per le auto con cambio manuale)
– Sosta di 21 secondi (16 in folle e 5 in prima per le vetture con cambio manuale)
– Accelerazione fino a 32 km/h della durata di 12 secondi (5 in prima, 2 per il cambio marcia e altri 5 in seconda)
– Velocità di 32 km/h mantenuta per 24 secondi
– Rallentamento da 32 a 0 km/h della durata di 11 secondi (ultimi 3 secondi con frizione disinserita per le auto con cambio manuale)
– Sosta di 21 secondi (16 in folle e 5 in prima per le vetture con cambio manuale)
– Accelerazione fino a 50 km/h in 26 secondi (5 secondi in prima, 9 in seconda e 8 in terza con due secondi per passare dalla prima alla seconda e dalla seconda alla terza)
– Velocità di 50 km/h mantenuta costante per 12 secondi
– Rallentamento da 50 a 35 km/h della durata di 8 secondi
– Velocità di 35 km/h mantenuta costante per 13 secondi
– Rallentamento da 35 a 0 km/h della durata di 12 secondi (2 secondi per passare alla seconda marcia, 7 in seconda e gli ultimi tre secondi con frizione disinserita)
– Sosta di 7 secondi con frizione inserita.

Test sulle emissioni NEDC: come funziona il ciclo extraurbano

– Accensione del motore
– Sosta di 20 secondi
– Accelerazione fino a 70 km/h in 41 secondi (5 in prima, 9 in seconda, 8 in terza e 13 in quarta con due secondi per passare da una marcia all’altra)
– Velocità di 70 km/h mantenuta costante in quinta per 50 secondi
– Rallentamento da 70 a 50 km/h della durata di 8 secondi (4 in quinta e 4 in quarta)
– Velocità di 50 km/h mantenuta costante per 69 secondi
– Accelerazione fino a 70 km/h in 13 secondi
– Velocità di 70 km/h mantenuta costante  in quinta per 50 secondi
– Accelerazione fino a 100 km/h in 35 secondi
– Velocità di 100 km/h mantenuta costante per 30 secondi con la marcia più alta disponibile
– Accelerazione fino a 120 km/h in 20 secondi
– Velocità di 120 km/h mantenuta costante per 10 secondi
– Rallentamento da 120 a 0 km/h della durata di 34 secondi (ultimi 10 con frizione disinserita per le vetture con cambio manuale)
– Sosta di 20 secondi