Dieselgate: sotto accusa anche il 3.0 TDI

Volkswagen Touareg 2014
Smartworld
di Junio Gulinelli

L'EPA lancia una nuova accusa contro i V6 diesel ma da Wolfsburg arriva subito la smentita "nessun software irregolare"

Era una voce trapelata già ad inizio Dieselgate, ormai un mese fa, ma ora è stata confermata. Arriva la seconda accusa ufficiale dell’EPA nei confronti di Volkswagen.

Secondo l’agenzia per la protezione ambientale statunitense, il famoso “trucco” sulle emissioni riguarderebbe anche i motori TDI V6 da 3 litri delle Audi A6, A7, A8L, Q5, Volkswagen Touareg e Porsche Cayenne.

Incriminato anche il 3.0 TDI

Sarebbero circa 10.000 le unità identificate dall’EPA, sospettate di superare fino a nove volte i livelli massimi di emissioni consentiti.

Secondo quanto spiegato dall’agenzia nordamericana questo propulsore, così come il 2.0 TDI E189, conterrebbe un codice in grado di identificare i cicli di misurazione delle emissioni alterando i livelli di NOx per migliorare i risultati rispetto ai dati reali.

Cynthia Giles, funzionaria del’EPA ha dichiarato: “Di nuovo Volkswagen non ha rispettato gli obblighi di eseguire la legge che protegge l’aria pulita per tutti gli americani… tutte le imprese dovrebbero rispettare le stesse regole”.

Volkswagen smentisce: “nessun software irregolare”

In un breve comunicato stampa rilasciato d’urgenza, la sede centrale di Volkswagen ha reagito alle accuse formulate dall’EPA, mettendosi comunque a disposizione dell’agenzia per nuove verifiche: “L’EPA ha informato Volkswagen che i veicoli con motori V6 TDI hanno una funzione software che non è stata adeguatamente descritta nel processo di applicazione. Volkswagen AG desidera sottolineare che non è stato installato nessun software nelle unità Diesel da 3 litri per alterare i dati sulle emissioni in maniera irregolare. Volkswagen collaborerà pienamente con l’EPA per chiarire completamente questa questione.