Dirt 4, la nostra recensione

Smartworld
di Francesco Neri

Il nuovo capitolo di Dirt è godibile sia dagli amanti della simulazione, sia dai neofiti del Rally

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C’è poco da girarci attorno: Dirt Rally, il capitolo precedente della saga, rimarrà un cult per gli amanti della simulazione. È un gioco puro, difficile, forse fin troppo focalizzato, ma per questo apprezzatissimo dagli appassionati. È rally, punto.
Dirt4, a distanza di un anno e mezzo, arriva sugli scaffali con l’intento di (ri)aprire il mondo del rally ad ogni tipo di giocatore, con tante novità interessanti e alcuni miglioramenti tecnici.
Quindi come si colloca questo nuovo Dirt4? Scopriamolo insieme.

RALLY PER TUTTI

Il nuovo Dirt4, sempre prodotto da Codemasters, ad un anno e mezzo di distanza da Dirt Rally cerca di coniugare il modello di guida del primo ad una maggiore profondità della carriera e ad una maggiore quantità di contenuti, senza dimenticare quei giocatori che hanno intenzione di perdere l’anima per vincere una prova speciale. Così nasce un gioco più profondo, più vario, provvisto di un’Academy in grado di crescere i giocatori meno esperti, ma anche in grado di offrire un’esperienza di guida simulativa pari a Dirt Rally.
Da questo punto di vista, il modello di guida pare anche leggermente migliorato: il comportamento dell’auto è molto realistico (provata sia con il volante che con il pad), e ora l’aerodinamica si sente molto di più alle alte velocità. Il livello di difficoltà degli avversari e di aiuti alla guida si può settare a piacimento e con una precisione mai vista prima d’ora, tanto da cucirsi il proprio gioco su misura.

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RALLY E NON SOLO

La modalità Rally è fondamentale, in un gioco di rally. Fin qui non ci piove. Chi cerca però il “Col de Turini” o la propria prova preferita del Rally del Cipro rimarrà deluso. Non avendo le licenze ufficilai, Dirt4 non possiede le location principali del Mondiale Rally, ma riesce a rimediare con una cosa chiamata “Your Stage”. In pratica, Your Stage genera in automatico un prova speciale, da zero, in modo che ogni tappa sarà diversa dalle altre, ogni volta. Un’idea geniale, che riesce a riprodurre – finalmente – una vera esperienza da rallysta. Non ci si può più imparare le prove speciali a memoria, dunque, ma ogni volta la sfida è nuova e stimolante.

Oltre alla modalità Rally troviamo anche Land Rush e Rally Cross, due alternative interessanti e ben realizzate, adatte a spezzare e a variare durante la campagna e ottime per il multiplayer online per tirare qualche sportellata.

Il pezzo forte rimane comunque la campagna, una specie di “scalata alla vetta della categoria” passando per le classi minori (R2 e Kit car a 2 ruote motrici) che vi porterà fino alle nuove WRC e alle classi più potenti. Nel percorso dovrete trovare un team, pagare dei tecnici, trovare degli sponsor che vi forniranno ulteriori obbiettivi e gestire al meglio i soldi per l’acquisto di ulteriori auto e per le riparazioni dei danni.
Insomma Dirt4, pur non essendo quel simulatore puro, cerca di farvi assaporare l’esperienza del “pilota che cresce” all’interno di questo sport.

TECNICA E GRAFICA

Graficamente Dirt4 è splendido da vedere: le auto sono perfettamente realizzate, con dettagli, texture e riflessi di luce di alto livello. Anche gli interni delle auto sono curatissimi, con materiali e animazioni davvero realistici. Anche gli scenari gratificano la vista, con una resa molto realistica dei vari tipi di terreno. I sound delle vetture, poi, sono stati resi alla perfezione (anche quelli delle auto presenti nel vecchio capitolo). Detto questo, il salto rispetto al titolo precedente non è così eclatante.

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CONCLUSIONI

Dirt4 è un ottimo gioco di Rally, completo sotto tutti i punti di vista e con un modello di guida realistico e soddisfacente. Il parco auto è completo, mentre l’introduzione del Your Stage rende l’esperienza molto più interessante. È un titolo che, in assoluto, catturerà l’attenzione di un pubblico maggiore e non per forza fanatico di questo sport e dei giochi di guida. Di contro, chi possiede già Dirt Rally non troverà il titolo più gratificante (c’è poca differenza in termini grafici e nella fisica di guida).

PRO E CONTRO

PRO

Godibile dai pro e dai principianti
Modello di guida realistico
our Stage incrementa la longevità

CONTRO

Tecnicamente simile al capitolo precedente