Drivebot, un accessorio per sapere sempre tutto sulla vostra auto

Smartworld
di Stefano Valente

Sale sempre il numero di dispositivi di questo tipo

La prima preoccupazione che si ha quando si porta a far vedere l’auto è sapere se ci si può fidare del tecnico a cui rivolgiamo. 

Ma se fosse l’auto a dirci i suoi “problemi”? Ultimamente i dispositivi che sfruttano la porta OBD si stanno moltiplicando, ma questo Drivebot ha nuovamente suscitato il nostro interesse, vediamo perché. 

Dopo Drivexone di Vodafone e altre alternative per Windows Phone, la risposta coreana non si è quindi fatta attendere. 

Grazie a Drivebot avremo quindi uno strumento utile e completo per il check-up dell’auto. 

Come funziona? 

Per addentrarci all’interno del progetto potremmo servirci degli slogan utilizzati, partendo dal più importante: “un Fitbit per l’auto”. 

Questa definizione sposta il focus dell’oggetto da semplice accessorio a strumento per dialogare con l’auto, ormai quasi personificata e della quale vogliamo sapere “la salute”, trattandola quasi come una persona. Un concetto un po’ inquietante, ma non distante dalla realtà di ogni giorno di molti automobilisti. 

Come già specificato, Drivebot funziona collegando il dispositivo alla porta OBD-II (On-Board Diagnostics, ossia diagnostica di bordo) presente sotto il volante della vostra auto. 

Come già specificato negli articoli su Drivexone e su altri dispositivi simili, si tratta di uno standard introdotto anche in Europa già da molti anni.

Una volta connesso il dispositivo, vi basterà scaricare l’app relativa sul vostro smartphone per avere accesso a tutti i dati e sapere in tempo reale lo stato di salute dell’auto.

Funzionalità aggiuntive

Drivebot è anche però dotato di una serie di feature accessorie che lo rendono completo.  

Ad esempio Drivebot funzionerà anche come agenda per gli interventi di revisione e manutenzione periodiche da effettuare sull’auto.

Ma non solo: Drivebot raccoglierà i dati sul vostro stile di guida e vi permetterà di monitorare il vostro percorso e il vostro comportamento, aiutandovi quindi a migliorare le prestazioni dell’auto e suoi consumi di carburante.

Genesi di un successo?

Come spesso accade sempre più frequentemente, Drivebot è stato partorito da menti geniali, finanziate attraverso campagne di crowdfunding (in questo caso su Indiegogo) e il responso del pubblico è stato travolgente: in una settimana il progetto è riuscito a raccogliere una cifra pari al doppio di quella inizialmente richiesta. 

Il successo è stato tale da far esaurire i primi modelli a disposizione, ma è possibile usufruire ancora della promozione “Early Adopters” che ad un prezzo scontato di permetterà di mettere le mani su questo accessorio.