Ducati Monster 1200 2017

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La naked di grossa cilindrata di Borgo Panigale si rinnova

Si rinnova il Ducati Monster 1200 ma non perde di vista la tradizione. Come il fratellino minore 797, monta infatti un nuovo serbatoio più snello caratterizzato dal gancio di fissaggio che si ispira proprio al primo Monster.

Ha un nuovo faro con tecnologia DRL e ha una coda più slanciata, che integra (nuovamente) il portatarga; nella versione precedente quest’ultimo era montato sul parafango posteriore. 

Il motore è l’evoluzione del Testastretta 11° DS, omologato ora Euro 4, capace di erogare una potenza di 150 CV a 9.250 giri/minuto (15 CV in più del precedente Monster 1200 e 5 CV in più del precedente Monster 1200 S), e una coppia massima di 126,2 Nm a 7.750 giri/minuto. La ciclistica non viene stravolta.

Il telaio a traliccio in tubi d’acciaio resta invariato ma beneficia di un nuovo forcellone e di nuove pedane. La forcella è Kayaba da 43 mm completamente regolabile e dietro c’è un mono Sachs regolabile nel precarico e nell’idraulica. Sulla versione S le sospensioni sono Öhlins.

Ducati Monster 1200 2017

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di Francesco Irace

Design più filante e motore più performante

Oltre al nuovo Monster 797, Ducati porta a Eicma un aggiornamento del Monster 1200, che arriva nel 2017 con un design rivisto ma non stravolto e un motore più performante. 

Rispetta la tradizione

Si rinnova il Ducati Monster 1200 ma non perde di vista la tradizione. Come il fratellino minore 797, monta infatti un nuovo serbatoio più snello caratterizzato dal gancio di fissaggio che si ispira proprio al primo Monster.

Ha un nuovo faro con tecnologia DRL e ha una coda più slanciata, che integra (nuovamente) il portatarga; nella versione precedente quest’ultimo era montato sul parafango posteriore. 

Il bicilindrico ora sprigiona 150 CV

Il motore è l’evoluzione del Testastretta 11° DS, omologato ora Euro 4, capace di erogare una potenza di 150 CV a 9.250 giri/minuto (15 CV in più del precedente Monster 1200 e 5 CV in più del precedente Monster 1200 S), e una coppia massima di 126,2 Nm a 7.750 giri/minuto. La ciclistica non viene stravolta.

Il telaio a traliccio in tubi d’acciaio resta invariato ma beneficia di un nuovo forcellone e di nuove pedane. La forcella è Kayaba da 43 mm completamente regolabile e dietro c’è un mono Sachs regolabile nel precarico e nell’idraulica. Sulla versione S le sospensioni sono Öhlins.

Elettronica e freni

Ricco il pacchetto elettronico caratterizzato dal ride by wire con tre Riding Mode (Sport, Touring e Urban), e dall’Inertial Measurement Unit (IMU) che fornisce le informazioni ai sistemi Cornering ABS Bosch, Ducati Wheelie Control (DWC) e al Traction Control.

L’impianto frenante prevede due pinze radiali M4.32 Monoblocco Brembo a 4 pistoncini che agiscono su dischi da 320 mm di diametro (da 330 mm sulla versione S), mentre dietro c’è un singolo disco da 245 mm con pinza Brembo a un pistoncino.