Il videogioco ufficiale di F1 2015 arriva su console e PC: la recensione

Smartworld
di Stefano Valente

Un altro capitolo di transizione che ristruttura il cuore del titolo Codemasters

L’anno scorso Codemasters ha rinunciato a debuttare sulle console di questa generazione per attendere di essere davvero pronta con un gioco all’altezza di questo balzo tecnologico. Il capitolo di quest’anno quindi porta il peso di numerose pressioni che in parte vengono disattese ed in parte danno agli appassionati le soddisfazioni che volevano, come vedremo in questa recensione.  

Iniziamo col comparto tecnico legato al modello di guida, ovvero il cuore del gioco stesso: rispetto all’anno scorso i fan potranno godere di un sistema di guida che permette un controllo sulla vettura maggiore, anche senza avere i volanti per chi dispone quindi soltanto di un normale pad.  

Come è ormai d’obbligo in tutti i racing game odierni, troviamo un sistema di cambi climatici che possono influenzare pesantemente le condizioni di gara. Determinante sarà quindi la tempistica con la quale dovrete cambiare le gomme e in questo giocherà un ruolo decisivo il rapporto coi box, mai così stretto e sensato come in F1 2015.  

Sul fronte dell’intelligenza artificiale si segnalano delle routine più credibili: vedrete gli altri concorrenti gareggiare anche tra loro e non solo con voi. La situazione non è perfetta: spesso il loro comportamento sarà ancora troppo aggressivo, provocando degli incidenti evitabili. A proposito degli incidenti sul fronte dei danni c’è ancora molto lavoro da fare: gli incidenti infatti non avranno sulle vetture l’impatto che ci si aspetta.  

Il comparto grafico di F1 2015 è l’altro grande elemento del gioco che è stato rivisto e ampliato, grazie alla potenza offerta da PlayStation 4 e Xbox One. La versione provata per questa recensione è quella per la console Sony che gira a 1080p e 60 frame per secondo, con qualche calo in alcuni momenti senza mai comunque intaccare l’esperienza di gioco.  

Notevoli soprattutto i modelli delle vetture e gli effetti climatici: una gara con la pioggia in prima persona rasenta il fotorealismo, anche se nel complesso siamo ancora lontani dai risultati ottenuti da titoli come Project CARS, principalmente per la natura cross-gen del titolo Codemasters (che gira su un motore grafico rivisto, ma comunque datato).

In ogni caso le recentemente introdotte gare notturne sapranno soddisfare gli occhi più esigenti con degli effetti di illuminazione molto credibili ed è su questi dettagli che Codemasters si è concentrata, trascurando (per questioni di tempo) molti altri aspetti.  

A fronte di tutti questi miglioramenti infatti troviamo delle immense lacune nell’offerta ludica di F1 2015 in termini di modalità di gioco. L’assenza di una modalità Carriera lascia un vuoto abnorme colmato solo in parte da una modalità Campionato che permette però la riproduzione di una singola stagione. In tal modo, qualora decideste di impersonare un pilota di un costruttore “minore” non avrete mai la soddisfazione di vederlo crescere. Assente anche la modalità Eventi che andava a ripescare nel passato di questo adrenalinico sport e che era stata molto apprezzata dalla critica e dal pubblico.  

All’appello non manca una modalità online che permette di creare lobby private o di partecipare ad eventi aperti, suddivisi per fortuna in base alla difficoltà.  

Anche quest’anno, come il precedente, dobbiamo quindi accogliere il nuovo capitolo di F1 con alcune riserve. I passi in avanti verso un capitolo definitivo ci sono, ma per evidenti esigenze di tempo (del resto il titolo deve uscire con cadenza annuale e durante il campionato stesso) l’appuntamento per il gioco che tutti aspettano è rimandato. Nel frattempo comunque F1 2015 si poggia sulle solide basi di un sistema di guida sempre più impegnativo per i veri fan che potrebbero quindi chiudere un occhio sull’assenza dei contenuti e godersi il vero piacere della guida.