F1: Sebastian Vettel alla Ferrari nel 2014? 5 motivi per cui è una buona idea

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di Marco Coletto

L'arrivo del talento tedesco a Maranello fra due anni è dato quasi per certo. Prima affiancherà Alonso e poi...

Sebastian Vettel andrà alla Ferrari nel 2014. Il giornalista Mediaset Giorgio Terruzzi, esperto di retroscena nel mondo del motorsport (in passato ha anticipato lo sbarco di Casey Stoner alla Honda e di Fernando Alonso a Maranello), dà questa notizia quasi per certa e si sbilancia addirittura sui dettagli del contratto.

Il pilota tedesco avrebbe infatti definito un accordo su base triennale mentre per la prossima stagione i vertici del Cavallino sono ancora indecisi: o tenere Felipe Massa per un altro anno (tutto dipenderà dalle prestazioni del brasiliano, per ora piuttosto deludenti) o rivolgersi a Mark Webber che potrebbe chiudere la propria carriera al volante della Rossa.

Cinque motivi per cui è un “sì”

Scopriamo insieme i cinque motivi per cui questa scelta può essere una buona idea.

1) Un team composto da Fernando Alonso e Sebastian Vettel porterebbe tantissimi punti utili per il Mondiale Costruttori e i ferraristi approverebbero chiunque pur di sbarazzarsi di Massa.

2) Nel 2016 scadrà il contratto di Alonso (che probabilmente terminerà la propria carriera a 35 anni). A soli 29 anni Vettel diventerebbe prima guida assoluta della Ferrari e potrebbe aprire un ciclo di successi iridati: Schumacher iniziò a diventare Campione del Mondo con la Rossa a 31 anni…

3) Insieme a Vettel arriverebbe quasi sicuramente Adrian Newey, uno dei più grandi progettisti della storia della F1. Le sue monoposto – Williams, McLaren e Red Bull – hanno conquistato otto titoli Costruttori in vent’anni.

4) Vettel ha già vinto due Mondiali (e non è detto che non riesca a conquistarne altri due prima di trasferirsi al Cavallino) ma non sarà appagato: il sogno di ogni pilota di F1, infatti, è quello di salire sul gradino più alto del podio al volante di una Ferrari.

5) Tutte le volte che la Ferrari ha assunto dei piloti Campioni del Mondo in carica non ha quasi mai fallito.

Schumacher e Fangio riuscirono a portare a casa altri titoli iridati, Mario Andretti aiutò la Rossa a conquistare il titolo Costruttori 1982 e anche Farina e Prost non delusero. Per non parlare di Alonso.

Cinque motivi per dire “no”

Ci sono anche, però, cinque motivi che fanno dubitare sulla riuscita dell’iniziativa.

1) Mettere insieme due talenti nella stessa squadra non è un’ottima idea. Proprio Alonso, cinque anni fa, non gradì la convivenza con Hamilton in McLaren e nel passato del Circus esistono molti altri esempi di questo tipo: il più noto riguarda sempre la McLaren (Senna e Prost).

2) I successi più importanti per la Rossa negli ultimi anni sono arrivati quando i due piloti avevano ruoli ben definiti: il campione (Schumacher, Räikkönen) e lo scudiero (Irvine, Massa).

3) Insieme a Vettel arriverebbe quasi sicuramente il team manager della Red Bull Chris Horner. Difficile che sostituisca l’attuale responsabile Stefano Domenicali senza strascichi.

4)  Se Vettel arrivasse nel 2014 i tifosi della Rossa dovranno sorbirsi per un altro anno Massa. I contratti vanno rispettati, certo, ma anche la pazienza ha un limite… Vettel non potrebbe già debuttare con il Cavallino nel 2013?

5) Le statistiche non sono molto favorevoli alle coppie di piloti composte da due europei: dal 2000 ad oggi solo Alonso e Fisichella con la Renault sono riusciti a portare a casa il Mondiale Costruttori (oltretutto per due anni consecutivi, nel 2005 e nel 2006).