Ferrari: numeri da record nei primi mesi del 2013

Ferrari F12berlinetta coda
Smartworld
di Junio Gulinelli

Entrate record nei primi mesi del 2013 per il brand di Maranello. 1.800 unità vendute nel primo trimestre.

Crisi? Macché, il Cavallino è sempre rampante. Per la Ferrari il 2013 sta andando alla grande, la firma italiana, stando ai dati del primo trimestre, continua ad avere il vento in poppa.

Mentre la maggior parte delle marche generaliste stentano a sopravvivere, il brand italiano specializzato in super sportive ha ottenuto introiti record, raggiungendo i 551 milioni di euro.

Per dirlo con dati più comprensibili, la firma ha incrementato le entrate nette di un 36,6%, fino ai 547 milioni di euro.

Continuando con i numeri, Ferrari ha annunciato di aver consegnato 1.798 unità nei primi tre mesi del 2013, quota che rappresenta un aumento del 4%, grazie al grande esito della Ferrari F12 Berlinetta che, insieme alla Ferrari FF raggiungono quasi il 25% delle vendite.

Alla grande in Nordamerica, Cina, Giappone e Australia

Con tanti dati positivi, si mantengono i piani di investimento per i prossimi anni, puntando ad un ulteriore crescita a breve e medio termine.

Analizzando l’andamento delle vendite Ferrari nel mondo, il Nord America si mantiene il mercato principale per Maranello, con 492 unità vendute, seguito subito dopo dal mercato asiatico con 366 unità consegnate grazie soprattutto ad una crescita di domanda delle “rosse” in Giappone e Australia.

Rispetto, poi, ad altri dipartimenti della marca, vanno nominati anche quelli relazionati al merchandising, alle vendite al dettaglio e al commercio elettronico, che avanzano rapidamente. L’online store Ferrari ha incrementato le sue vendite del 25%.

Altri dati che potenziano la marca riguardano, ad esempio, gli 11,5 milioni di fans su Facebook in tutto il mondo e i 30,5 milioni di visite sul canale Youtube…

La politica di esclusività, per rafforzare il brand

In Europa, ovviamente, la crisi continua a mordere ai fianchi il mercato auto, compreso quello di lusso, ma ciò non basta a piegare un marchio italiano così grande e rinomato in tutto il mondo.

A tal punto che Ferrari può permettersi anche, durante quest’anno, di portare avanti la sua politica di esclusività limitando la produzione, come ha annunciato la scorsa settimana Montezemolo, per rafforzare il mercato dell’usato e compattare l’immagine del brand, perché, come ricorda Luca Cordero, “chi compra una Ferrari compra un sogno di esclusività”.