Fiat Freemont: non solo utilitarie qui si fanno le cose in grande

Smartworld
di Stefano Cossetti

Comfort Insonorizzazione, sospensioni e qualità degli interni sono ok.
Costi A parità di prezzo è difficile trovare un’offerta analoga. Al lancio gli interni in pelle della Urban sono gratis.
Piacere di guida Non è un’auto pensata per regalare emozioni: comunque sterzo, assetto e motore rivisti si fanno apprezzare.
Ambiente I consumi sono ridotti, ma non c'è lo start&stop.

Non sarà un test scientifico, ma girare per Torino con una nuova auto del gruppo Fiat è sempre un buon test. I torinesi sono sempre molto attenti alle novità e non c’è bisogno di spiegare il perché. Così è stato sufficiente percorrere una sequenza di semafori su uno dei tanti viali al volante della Fiat Freemont per capire che la vettura non lascia indifferenti, attira gli sguardi. Al punto da scoprire che la ragazza della Panda accanto a noi ci stava filmando con la sua videocamera digitale.

Insomma, la nuova crossover del gruppo italo-americano (bisogna abituarsi a chiamare così Fiat-Chrysler), frutto dei progetti torinesi d’espansione, piace. Il primo motivo è che la Freemont è l’unica grande auto nel listino di Mirafiori, dato che Multipla e Ulysse sono uscite di produzione. Abbiamo avuto modo di provarla su un percorso misto e completo: dalla città all’autostrada, fi no alle terre di Gavi. In quelle zone la Freemont si è destreggiata bene, nonostante le ridotte dimensioni delle strade che mettono in evidenza i 4 metri e 88 dell’ex Dodge Journey, ora diventata italiana con nome, motore, assetto, sterzo, calandra rifatti. I particolari che la differenziano dal modello di origine.

In manovra la visibilità lascia a desiderare, per fortuna ci sono i sensori di parcheggio posteriori, di serie sulla Urban del nostro test, e optional a 750  euro sulla versione meno accessoriata. Nella marcia in città, invece, la prima cosa che balza evidente è lo sforzo notevole che si è costretti a esercitare sul pedale della frizione; i 350 Nm di coppia motrice si sentono eccome e le soste al semaforo diventano un esercizio fisico, soprattutto per le guidatrici. I cerchi da 19” (optional), inoltre, filtrano nei limiti delle possibilità sconnessioni e rotaie del tram.

Del resto, sui loro fianchi bassi e rigidi grava una massa importante che sulla bilancia vale quasi 20 quintali. Siamo certi che i cerchi da 17” sono più confortevoli, ma sicuramente così si perde in direzionalità e precisione nei cambi di direzione.

La sensazione più importante che si prova a bordo della Freemont è che su strada si dimostra più europea di quel che ci si poteva attendere, fugando gli inevitabili dubbi della vigilia. Anche lo sterzo ha ottime risposte e non ci sono fasi “sonnolente” quando si chiede di deviare all’ultimo momento. Il nostro primo test è stato effettuato con il solo guidatore a bordo e a noi è rimasta la curiosità su cosa accadrebbe se nell’auto ci fossero 7 persone. Certamente, da quel che abbiamo intuito, l’assetto non ne soffrirebbe, anzi, si esalterebbe. Probabilmente, chi soffrirebbe di più sarebbe il 2.0 Multijet che, a pieno carico, avrebbe il suo bel da fare per riprendere e chi è al volante dovrebbe provvedere a qualche robusta scalata per ridare vigore all’azione. Perché la potenza ridotta fa certamente risparmiare rispetto al modello da 170 CV, ma fa anche perdere brio. Nel nostro test misto abbiamo sfiorato i 15 chilometri con un litro.

Ovviamente si deve guidare tranquillamente, così la Freemont diventa una buona compagna di viaggio, sicura anche grazie all’impianto frenate efficiente, che non abbiamo messo in crisi né in un’ipotetica gita fuori porta né tanto meno in lunghe e ripetute frenate autostradali. Inoltre, l’ultima proposta di Casa Fiat è dotata di un controllo di stabilità che quando serve, se sollecitato in modo estremo, fa sentire la sua tranquillizzante presenza.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.956 cc
Potenza 103 kW/140 CV
Coppia 350 Nm a 1.750 giri
Cambio manuale a 6 marce
Trazione anteriore
Velocità max 180 km/h
Acc. 0-100 km/h 12,3 secondi
Consumo misto 15,6 km/l
Emissioni CO2 169 g/km
Dimensioni 4,88/1,87/1,69
Bagagliaio 145/1.461 dm3
Bollo 269,71 euro