Final Fantasy XV: La recensione a bordo della Regalia

Smartworld
di Stefano Valente

Abbiamo aspettato a lungo, ma ne è valsa la pena: il nuovo Final Fantasy è qui

Ci sono voluti 10 lunghissimi anni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: abbiamo giocato a lungo a Final Fantasy XV, un titolo nato sotto una cattiva stella ma che ora splende nel firmamento dei migliori titoli dell’anno. E forse della generazione.  

Una lunga strada

Nato come spin-off di Final Fantasy XIII, questo capitolo della serie di JRPG più amata di tutti I tempi è cambiato così tante volte da non avere quasi più nulla in comune con quel progetto iniziale. Verrebbe quasi da dire “Per fortuna!” considerando tutte le critiche fatte ai vari capitoli di Final Fantasy XIII, che ricevettero all’epoca pareri diametralmente opposti rispetto a quanto potete leggere su Final Fantasy XV.   

La Regalia

Ma se stiamo parlando in questa recensione di Final Fantasy XV qui su Panoramauto è per un semplice motivo: una delle protagoniste del gioco è indubbiamente la Regalia, ovvero la splendida automobile che il principe Noctis (il protagonista) guida insieme ai suoi tre amici, Ignis, Gladio e Prompto. I quattro giovani partono per un viaggio molto lungo e pieno di difficoltà, pericoli e colpi di scena, tutti da affrontare in giro per il mondo, chiamato Eos. Noctis intraprende questo viaggio accompagnato dai suoi amici per andare a sposare la sua promessa, Lunafreya, che si trova in un altro regno. Poco dopo la partenza però il regno di Noctis, Lucis, viene attaccato a conquistato dall’Impero di Nifelheim e ai nostri eroi toccherà, nella più classica delle tradizioni, salvare la principessa (nel frattempo scomparsa) e riconquistare il suo regno. 

La trama, molto semplice, è quindi un’ottima occasione per un lungo viaggio di formazione per Noctis e per i suoi amici che impareranno così ad affrontare le loro paure e i loro scheletri nell’armadio.

Questo però è l’unico elemento “classico” di Final Fantasy XV che per il resto si pone come un notevole punto di rottura rispetto al passato della serie.  

Un Final Fantasy realistico

L’ambientazione è molto più realistica e tutto è estremamente credibile e in un certo senso poco “Fantasy”, specialmente se rapportato a quanto sono abituati da decenni i fan della serie. La svolta action in effetti era già cominciata con la saga del XIII, ma ora trova pieno compimento in un combat system che strizza più di un occhio a giochi d’azione come Devil May Cry: Noctis può infatti selezionare in battaglia quattro armi differenti da un set ben più ampio che comprende spade, spadoni, pugnali, lance ed asce. Ogni arma ha una velocità e una potenza d’attacco diversa, costituendo uno degli elementi strategici del gioco.  

La svolta action

Oltre a questo bisogna sfruttare bene i propri amici a cui possono essere impartiti dei comandi e i punti magia, utilizzati in maniera molto originale. Solitamente infatti in Final Fantasy i punti magia (PM) venivano usati per evocazione e magie, mentre in questo rinnovato capitolo vengono usati per le schivate e la difesa, rimarcando ulteriormente la centralità dell’azione nel gameplay. Noctis ha anche il potere di proiettarsi attraverso le sue armi su lunghe distanze, un elemento strategico da sfruttare bene in battaglia e che crea combattimenti molto scenografici e belli da vedere.  

Eos, un mondo enorme da esplorare

Final Fantasy XV è il primo capitolo della serie ad avere una vera e propria struttura open-world e in un contesto del genere è quindi veramente determinante il ruolo della Regalia, al’auto di Noctis. Il veicolo è interamente personalizzabile e come tante altre attività di Final Fantasy XV potreste perdere intere ore dietro gli adesivi e le varie modifiche apportabili alla Regalia.  

Di attività da fare in effetti ce ne sono molte in Final Fantasy XV, tra cacce ai mostri che ricordano non poco Monster Hunter e varie missioni secondarie, forse non entusiasmanti, ma sicuramente utili per spezzare ogni tanto dalla trama principale e far avanzare di livello i propri personaggi.  

Lunga vita a Final Fantasy!

Final Fantasy XV cerca quindi di svecchiare la serie, cambiandola alle sue radici e il risultato, pur risultando quasi una blasfemia per lo zoccolo duro dei fan decennali, è assolutamente all’altezza delle aspettative. Il re dei JRPG è morto, lunga vita al re!