Non si dica che è “solo un mille”, perché il nuovo motore Ford è pronto a smentire i soliti luoghi comuni.

Il merito è della turbina, che assicura 170 Nm di coppia fra 1.300 e 4.500 giri (200 con overboost).

Su strada, questi numeri regalano una spinta costante che inizia quando il contagiri indica 1.400 giri e termina oltre quota 6.000. E

anche quando si prova a metterlo in difficoltà, il più piccolo della famiglia EcoBoost risponde senza fare una piega: in terza, a 800 giri, basta premere sul gas per acquisire velocità.

Fin qui, dunque, esame superato a pieni voti.

Ma il bello deve ancora venire.

Perché anche sulle tortuose strade di montagna la Focus 1.0 sa regalare soddisfazioni: la spinta non è di quelle che attaccano al sedile, ma le risposte al pedale destro sono pronte e assecondano un telaio preciso.

Nel misto si procede a ritmi insospettabili, con il motore che non soffre di complessi di inferiorità.

Se a tutto ciò si aggiunge l’ottimo lavoro dei tecnici dell’Ovale Blu nell’eliminazione di vibrazioni e rumorosità, ecco che l’EcoBoost si candida come validissima alternativa al diesel, almeno per chi percorre fino a 20.000 km all’anno.

Ovvio, qualche compromesso bisogna accettarlo.

Tanto per iniziare, accelerando al massimo emerge l’inconfondibile sonorità metallica del tre cilindri.

Al minimo, inoltre, le intrinseche vibrazioni del motore trasmettono un leggero tremolio alla scocca, mentre nei cambi di marcia più rapidi, al rilascio della frizione si innesca uno strattone sensibile.

Un comportamento, quest’ultimo, dovuto alla notevole massa del volano, progettato per annullare gli squilibri del frazionamento a tre cilindri.

Piccole cose, rispetto al miglioramento dell’efficienza: 20 km/l dichiarati contro 16,9 del 1.600 che sostituisce.