Ford GT alla 24 Ore di Le Mans 2017: squadra che vince non si cambia

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La Casa statunitense punta a bissare il successo dello scorso anno in LMGTE Pro: sempre quattro vetture e undici piloti confermati su dodici

Il motto della Ford alla 24 Ore di Le Mans 2017? Squadra che vince non si cambia. Dopo il successo dello scorso anno nella classe LMGTE Pro sulla Sarthe la Casa statunitense schiererà sempre quattro esemplari di GT e ha confermato ben undici piloti su dodici.

L’unica “new-entry” – il giovane talento brasiliano Pipo Derani (capace di conquistare lo scorso anno la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring) che ha preso il posto del britannico Marino Franchitti – correrà sulla vettura numero 67 insieme agli inglesi Andy Priaulx (tre volte campione del mondo turismo WTCC dal 2005 al 2007) e Harry Tincknell (campione europeo Le Mans Series 2016).

Gli altri tre equipaggi del Chip Ganassi Team (scuderia che gestisce le Ford GT che prenderanno parte alla 24 Ore di Le Mans 2017) sono invece rimasti invariati. L’auto favorita è senza dubbio la numero 68 guidata dal francese Sébastien Bourdais (quattro volte campione Champ Car dal 2004 al 2007, 17° nel Mondiale F1 2008), dallo statunitense Joey Hand (campione American Le Mans Series GT 2011) e dal tedesco Dirk Müller (vicecampione del mondo turismo WTCC 2005): questi tre driver lo scorso anno sono saliti sul gradino più alto del podio della più importante gara endurance del mondo e hanno iniziato il 2017 portando a casa la vittoria (sempre di classe) a Daytona.

Da seguire anche la Ford GT numero 69 – terza alla 24 Ore di Le Mans del 2016 – condotta dall’australiano Ryan Briscoe (terzo a Daytona nel 2008), dal neozelandese Scott Dixon (quattro volte campione IndyCar nel 2003, nel 2008, nel 2013 e nel 2015 e trionfatore della 500 Miglia di Indianapolis nel 2008) e del britannico Richard Westbrook (campione FIA GT2 2009). Ultima, ma non meno importante, la vettura numero 66 dell’equipaggio composto dallo statunitense Billy Johnson, dal tedesco Stefan Mücke (campione Le Mans Series 2009) e dal transalpino Olivier Pla (campione Le Mans Series LMP2 2009).