Ford Kuga: se cerchi il massimo per la tua Suv

Smartworld
di Valerio Boni

Se cerchi il massimo per la tua Suv

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La coppia non manca e il cambio powershift a doppia frizione fa il resto, assicurando anche sulle strade bianche il passaggio al rapporto più adeguato con cali di regime del tutto impercettibili

Una SUV ha un potenziale che va ben oltre le situazioni che un’auto deve affrontare ogni giorno.

Tuttavia, anche volendo, non è facile muoversi su percorsi alternativi a quelli asfaltati.

Anche le strade bianche sono una specie in via di estinzione: o sono riconvertite con un “bello” strato di bitume, o risultano vietate ai veicoli a motore.

Fortunatamente questo è vero solo in parte, perché l’Italia è lunga ed esistono ancora regioni nelle quali le strade sterrate sono ancora una realtà.

Regioni che più di altre giustificano l’acquisto di una sport utility, o che motivano un viaggio.

La Toscana non ha certo bisogno di scuse per essere visitata: è sempre un piacere.

Ma se oltre al fascino del territorio si aggiungono percorsi che sembrano disegnati su misura per la nuova Ford Kuga, che cosa si potrebbe chiedere di più?

Non servono lunghi trasferimenti per combinare turismo e piacere di guida: ci si muove all’interno di una bomboniera dove i rettilinei sembrano vietati.

Guida

Se proprio si vogliono mettere alla prova le doti di viaggiatrice della SUV compatta firmata Ford, spinta dal turbodiesel più potente della gamma, quello da 163 CV, restano i tratti autostradali di avvicinamento alla zona di Siena.

Un’auto come questa non ha come obiettivo principale le lunghe trasferte ad andatura costante, tuttavia la presenza del cambio Power- Shift con la sesta marcia lunga – e l’efficace insonorizzazione – contribuiscono a generare una sensazione di viaggio in ammiraglia.

Per costruire un itinerario per soddisfare tutti i sensi c’è solo l’imbarazzo della scelta: si punta il dito sulla carta geografica, o sul navigatore (che in questo caso fa parte del pacchetto Sony Navigation System, un optional da 1.000 euro) e si parte.

A noi la “sorte” ha assegnato Siena, che abbiamo utilizzato come “campo base” per un’escursione con la nuova Ford Kuga nella zona delle Crete Senesi, fino ai confini con la Maremma.

Solo un tratto poco attraente e piuttosto trafficato sulla Cassia, fino a Monteroni d’Arbia, poi si entra nel vivo dell’itinerario, con il primo sterrato che transita per San Martino in Grania, prima di confluire in una provinciale che porta dritta (si fa per dire) alle terme di Rapolano.

Su fondo dissestato

Le strade bianche toscane sono ben tenute, ma non si possono fare miracoli contro l’erosione dell’acqua, e in particolare contro la formazione di quei solchi longitudinali che sulle piste africane prendono il nome ditôle ondulée.

È un fondo terribile per un’auto qualunque, che mette in crisi le sospensioni e obbliga a ridurre la velocità, ma che la nostra Ford Kuga digerisce con apparente naturalezza.

Da Rapolano proseguiamo verso Asciano, quindi verso San Giovanni d’Asso percorrendo la provinciale del Pecorile, una cinquantina di chilometri di saliscendi sulle colline, che a ogni curva aprono scorci romantici, con la complicità delle numerose strade delimitate da cipressi “alti e schietti in duplice filar”, per usare una definizione celebre.

È il percorso sul quale il TDCi della Ford Kuga offre il meglio di sé.

La coppia non manca, e il cambio a doppia frizione fa il resto, assicurando il passaggio al rapporto più adeguato per il momento con cali di regime impercettibili.

Si potrebbe anche scegliere di impegnarsi e usare la funzione sequenziale con il tasto sulla leva da premere con il pollice, ma le risposte alla pressione sull’acceleratore sono tanto precise, che presto ci si lascia prendere dalla pigrizia e ci si concentra solo sul panorama.

Sullo sterrato

Gli ultimi chilometri con la Ford Kuga verso Bagno Vignoni sono nuovamente su strada bianca, con una spettacolare discesa verso la fine della prima tappa dove, oltre al caratteristico borgo con la grande piscina di acqua calda al centro (dove è vietato bagnarsi), ci aspetta un’accogliente spa.

Il giorno successivo, il primo waypoint sul GPS è Montalcino, meta di pellegrinaggio degli amanti del Brunello, ma affascinante anche per gli astemi. La cittadina si mostra in tutto il suo raccolto splendore attraverso le ampie superfici vetrate della Kuga, che comprendono il grande tetto apribile.

Una volta lasciato Montalcino, si imbocca la SP 103, una strada panoramica caratterizzata da lunghi tratti sterrati.

Un’ulteriore occasione per mettere alla prova il comfort della Ford Kuga, sempre discreta nell’erogazione, ma che all’occorrenza può liberare i suoi 163 CV mantenendo l’equilibrio necessario e la capacità di fermarsi in spazi inaspettatemente ridotti.

Da Vescovado il nostro itinerario prosegue verso Chiusdino: a pochi km sorgono l’abbazia senza tetto di San Galgano e l’eremo di Montesiepi, da vedere, prima di rientrare a Siena.

Scheda Tecnica

Motore 4 cilindri turbo, 1.997 cc
Potenza 120 kW/163 CV a 3.750 giri
Coppia 340 Nm da 2.000 giri
Cambio automatico a 6 rapporti
Trazione integrale permanente
Velocità max 196 km/h
Acc. 0-100 km/h 10,4 secondi
Consumo misto 16,1 km/l
Emissioni CO2 162 g/km
Dimensioni 4,52/1,84/1,70 m
Bagagliaio 456/1.653 l