Forza Horizon 2 (ri)porta l’estate su Xbox One: la recensione del racing game

Smartworld
di Stefano Valente

Playground Games ha trovato il perfetto equilibrio tra simulazione e arcade? 

L’abito non fa il monaco e la saggezza popolare di certo non sbaglia mai.

Perché sottolineare questa ovvietà? Semplice: per dirvi che le apparenze ingannano e in effetti Forza Horizon, per quanto si discosti da Forza Motorsport 5, lo fa meno di quanto si possa immaginare.

E questo non può che essere un bene. Se leggerete la nostra recensione di Forza Horizon 2 lo capirete anche voi.

Benvenuti a Forza Horizon 2, bentornati a casa 

Come forse saprete l’ambientazione di Forza Horizon 2 è per noi più che familiare: Playground Games (sviluppatore della versione per Xbox One, da noi testata) ha infatti deciso di farci guidare lungo parte della costa Mediterranea francese e italiana, in una zona che (idealmente) potrebbe comprendere la Costa Azzurra e la Liguria con un po’ di entroterra. 

Si tratta quindi di un generoso open-world, non ai livelli di The Crew in quanto a dimensioni, ma più che sufficiente per sorprenderci in quanto a varietà e colori.

In questo spazio dai colori caldi, tutti gli eventi a cui parteciperete ruotano attorno a dei festival musicali che scoprirete avanzando nei vari tornei.

Il fatto che quindi Forza Horizon 2 sia ambientato in Italia e ruoti attorno ai festival musicali fa non poco sorridere (non ci è rimasto quasi più nulla, su quel fronte), ma trascurando questo dettaglio avremo comunque una riproduzione in scala e leggermente romanzata di alcuni panorami a noi familiari.

L’effetto “vacanza italiana” è certe volte eccessivo, ed è una cosa che va detta in qualsiasi recensione che si rispetti, ma non si può negare che abbia il suo impatto sul giocatore.

Inoltre, data l’enfasi sui festival, Forza Horizon 2 può vantare una colonna sonora molto curata con una selezione di artisti impeccabile, tra cui i CHVRCHES, i Little Dragon, i Jungle e tanti altri, distribuiti su delle radio che potrete ascoltare mentre viaggiate e gareggiate. Solo per voi abbiamo creato una playlist che trovate in calce alla recensione con il meglio delle sette radio disponibili.

 

La stessa cura riposta nel paesaggio (e nelle città) la troviamo ovviamente nelle oltre 200 auto del gioco, tutte fedelmente riprodotte. Ne avrete moltissime da scoprire, acquistare e domare: ci sono tantissimi eventi ad attendervi in giro per Forza Horizon 2

La vacanza più impegnativa 

Non pensate però di godervi il panorama: ci sono così tante attività da svolgere in Forza Horizon 2 che non resterete mai con le mani in mano. Tutt’al più sul volante, come ci aspetteremmo da un buon gioco di corsa.

Il setting di Forza Horizon 2

Le città da visitare saranno ben sei.

Tre quelle italiane (Castelletto, Montellino e San Giovanni) e tre quelle francesi (Sisteron, Nice Masséna e Saint-Martin).

Le tipologie di campionati da intraprendere sono invece semplicemente troppe, senza però (per una volta) l’accezione negativa che ha di solito questo aggettivo. 

Campionati per tutti i gusti…

Le auto da guidare sono infatti divise per categorie e ogni città ha una serie di campionati per ogni categoria di auto. Le categorie sono dieci, le città sei: fate voi i calcoli di tutti i campionati che dovrete affrontare.

Forza Horizon 2 inizia dunque col botto, facendoci sfrecciare per la campagne con la classe delle super car.

Si passa poi per un po’ di vetture per spericolati fuoristrada che cambiano, ovviamente, alla radice l’approccio al gioco.

Se infatti con le super car si percorrono per lo più strade asfaltate, con le off-road i check point saranno sparsi in giro per il mondo in modo tale da farvi attraversare percorsi molto diversi. 

In effetti la struttura open-world si sente solo in fase esplorativa, ma quando si guida in una gara Forza Horizon 2 ci guida attraverso una serie di check point che vanno a costituire a tutti gli effetti un vero e proprio tracciato.

Da questo punto di vista diventa incredibile il lavoro svolto da Playground Games – tanto di cappello anche in questa recensione – che ha reso uno spazio incredibilmente credibile visivamente e duttile in termini di giocabilità. 

… e non solo campionati

I campionati non sono comunque l’unica attività a vostra disposizione: troverete infatti numerose attività secondarie, tutte volte a far crescere il vostro Drivatar, a farvi sperimentare nuovi assetti per le vostre auto e (soprattutto) riempire i numerosi vuoti tra una gara e l’altra.

Anche perché (scelta in totale controtendenza) gli spostamenti rapidi sulla mappa si pagano coi i crediti del gioco, gli stessi che spenderete per comprare nuove auto e che quindi serviranno non poco.

 

Tra i vari eventi ci hanno colpito (quasi fisicamente per la loro bellezza) le esibizioni in cui avrete la possibilità di gareggiare in condizioni veramente esagerate contro le nostre Frecce Tricolori o contro un treno. Un’esperienza sopra le righe e semplicemente indimenticabile. 

Bello da vedere e da guidare

Appurato che il mondo di Forza Horizon 2 è stupendo e che ci sono moltissime cose da fare, vi starete ora chiedendo com’è il gioco all’atto pratico, una volta saliti a bordo di una delle auto disponibili. È o non è una recensione, questa?

Anche in questo caso la risposta è semplice: Forza Horizon 2 è semplicemente incredibile, andando a smussare anche alcuni difetti di Forza Motorsport 5

Per quanto infatti Forza Horizon sia lo spin-off arcade e “spensierato” di Forza Motorsport, il titolo di Playground Games mantiene più contatti di quanto si possa immaginare con il suo capostipite, plasmando così un gameplay accessibile, immediato, divertente, ma mai scontato e banale. 

Forza Horizon 2 permette di avere finalmente quella sensazione di velocità che i giocatori sperano di trovare al volante di una Pagani Huayra, senza però banalizzare l’esperienza in un tripudio di facilitazioni.

Questo vale per un’esperienza impostata a difficoltà media, ma una delle caratteristiche più interessanti di Forza Horizon 2 è la sua estrema personalizzazione che inizia proprio dall’impostazione delle gare dove in base agli aiuti che decidiamo di avere (guida più o meno assistita o possibilità di “tornare indietro nel tempo” per ripetere le sezioni che non ci soddisfano) otteniamo una percentuale proporzionale di punti esperienza. 

La progressione di livello del vostro Drivatar comporta la possibilità di scegliere tra alcuni vantaggi selezionabili da un albero delle abilità: ad esempio potrete ricevere più esperienza guidando in maniera “pulita” senza scontri contro altre auto.

Ma in un gioco d’auto è evidente come la parola “personalizzazione” faccia rima con “tuning” e Forza Horizon 2 non si tira certamente indietro. 

Avrete infatti a vostra disposizione ogni qualsivoglia possibilità di modifica (sia estetica che funzionale) e giocarci vi porterà via infinite ore navigando tra i menu, scaricando i temi della community, creando i vostri e preparando la vostra auto ad ogni sfida possibile e immaginabile, sino alla più ardua di tutte, ovvero quella online (che purtroppo non abbiamo potuto provare). 

A completare questo sostanzioso piatto ci pensano due piccole aggiunte molto gradite, ovvero Anna (il navigatore comandabile vocalmente con Kinect) e il Photo Mode, ora molto in voga e in grado di catturare la bellezza quasi eccessiva della grafica di Forza Horizon 2

Forza Horizon 2 è quindi una sorpresa: una volta trovato il posto perfetto tra simulazione e arcade, i ragazzi di Playground Games hanno costruito attorno ad un solido gameplay un mondo vasto e tanto bello da guardare quanto da percorrere con le vostre auto, pronte a sporcarsi e lottare per la prima posizione. 

Che siate appassionati d’auto o meno, Forza Horizon 2 non dovrebbe mancare quindi nella vostra collezione di titoli per Xbox One: per gli intenditori invece questo non è che un ottimo inizio di una stagione che promette faville tra DriveClub, The Crew e Project CARS.

Per il momento però Microsoft e Playground Games hanno messo un’importante ipoteca sul titolo di miglior gioco di guida dell’anno.