Forza Horizon 3, la recensione del miglior capitolo della serie

Smartworld
di Stefano Valente

Il miglior Forza di sempre

Definire Forza Horizon 3 un semplice racing game sarebbe riduttivo. Era stato così per il primo e per secondo capitolo e a maggior ragione il discorso vale ancora di più per questo nuovo capolavoro del genere in uscita il prossimo 27 settembre su Xbox One e PC Windows 10. Forza Horizon 3 è un’opera titanica, con un concept sempre più chiaro e definito. 

Magnifica Australia 

Quest’anno la serie di Forza Horizon ci porta in Australia e il nuovo setting (su una mappa grande più del doppio del capitolo precedente) si rivela perfetto per cogliere tutte le sfaccettature di un racing game così complesso: dalle strade cittadine della metropoli, alle coste immacolate, passando per il deserto e la jungla c’è davvero ogni tipo possibile di terreno e paesaggio da esplorare con una delle oltre 350 auto inserite nel gioco (anche se la lista completa sfiora per il momento i 450 veicoli). Da un punto di vista visivo il lavoro svolto da Playground Games è semplicemente encomiabile: Forza Horizon non è mai stato così bello da vedere e così appagante per i sensi. Che si tratti di una gara nella foresta sotto un timido sole di un’alba piovosa o un’arida sfida nello spietato deserto, l’effetto di meraviglia stenta a svanire anche dopo moltissime ore di gioco, il tutto poi accompagnato come sempre dalla stupenda colonna sonora. 

Un festival per tutti i gusti 

Proprio la musica è in effetti al centro del concept di Forza Horizon 3: come nei precedenti capitoli dovremo infatti espandere il nostro festival, ma quest’anno avremo molta libertà in più nelle decisioni da prendere. Dopo un primo festival introduttivo uguale per tutti i giocatori, ci verrà infatti data la possibilità di scegliere non solo la location delle altre tappe, ma addirittura potremo scegliere quali stazioni radio associare a quella tappa del festival e infine creare un’esperienza personalizzata all’interno dello stesso. 

Più fan per più divertimento 

A differenza dei capitoli precedenti infatti l’obiettivo principale sarà attirare i fan verso il festival e per farlo avremo assoluta libertà: presso i punti di svolgimento delle gare e delle sfide non troveremo infatti soltanto degli eventi predefiniti, ma anche la possibilità di crearne di nuovi decidendo quindi ogni aspetto della gara, dall’auto utilizzata alle condizioni atmosferiche e in quale momento del giorno.  

Libertà assoluta 

La libertà sembra essere quindi il fil rouge del gioco, una libertà che si esprime al volante tanto quanto nei menu di gioco per impostare qualsiasi parametro delle auto e delle sfide. Ovviamente un gioco così grande ha anche moltissimo da offrire in termine di attività da svolgere grazie a sfide acrobatiche, esibizioni adrenaliniche e altre attività collaterali che non mancheranno di intrattenere il giocatore tra una sfida e l’altra.

Non può mancare ovviamente un’importante componente multiplayer (che quest’anno si può fregiare anche un’intera campagna da giocare in co-op), ma della quale vi parleremo meglio dopo l’uscita del gioco, quando i server saranno popolati dai giocatori di mezzo mondo.  

Il miglior Forza di sempre

Forza Horizon 3 può essere spaesante all’inizio tanto è grande e per tanta libertà concede al giocatore: l’importante è non considerarlo mai un semplice more of the same di una serie che ormai non ha più nulla da dimostrare o da confermare. Si tratta invece di un costante tentativo di offrire qualcosa di nuovo, rimanendo pur sempre fedeli ad un concept molto chiaro e in questo Playground Games, Turn 10 e Microsoft hanno svolto indubbiamente un ottimo lavoro, alzando (come si suol dire) nuovamente l’asticella del genere e ribadendo per l’ennesima volta che il miglior racing game arcade si trova su Xbox One (e su PC Windows 10, da quest’anno).