Fermato dai Carabinieri, tenta la fuga con un’app

Smartworld
di Stefano Valente

Nuovi scenari per una nuova tecnologia

Ogni tanto ci piace riportarvi dei fatti di cronaca, non tanto per il fatto in sé ma quanto più che altro per riflettere su alcuni scenari che le nuove tecnologie possono aprire sul mondo dei motori. 

E così dopo i casi della Tesla rubata e recuperata con l’applicazione e il caso della giovane scomparsa e ritrovata dopo un incidente grazie al suo smartphone vi raccontiamo di un caso molto più vicino (geograficamente) a noi. 

La scorsa settimana un automobilista è stato fermato all’alba dai carabinieri ed essendo senza assicurazione gli sono state ritirate le chiavi della sua BMW Serie 3.

Normalmente il fattaccio finirebbe qui, se non fosse che di mezzo ci mette la tecnologia che ha permesso al pregiudicato 45enne di accendere il motore dei veicolo attraverso un’applicazione dello smartphone

L’uomo ha approfittato della distrazione dei carabinieri che stavano compilando il modulo per il sequestro e ha tentato la fuga, ma le forze dell’ordine lo hanno inseguito ed infine lo hanno raggiunto ed arrestato a Burago di Molgora. 

Ai carabinieri di Cavenago (provincia di Monza e Brianza) non è rimasto che arrestare l’uomo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale: uno dei carabinieri infatti è stato poi medicato all’ospedale di Vimercate per delle ferite riportate durante il fermo del pregiudicato.