Retro racing games: Gran Turismo

Smartworld
di Francesco Neri

Il Re dei simulatori di guida di tutti i tempi, un gioco che ha segnato una generazione

Nel mondo dei videogiochi, “Gran Turismo” è un nome conosciuto quanto “Nutella” e “Coca Cola”. È un gioco che conoscono tutti, che hanno giocato (quasi) tutti, e che ha ispirato decine di simulatori di guida. Quand’ero ragazzino, per me GT era un sogno divenuto realtà: tutte quelle auto così splendidamente realizzate, un modello di guida realistico, una grafica da lasciare a bocca aperta. Non ci credevo.
Oggi vedere quel mucchietto di pixel su schermo mi fa sorridere, era davvero così brutto da vedere? Ma non importa, GT rimane un gioco che vale la pena di rigiocare, o se siete abbastanza giovani, da giocare per la prima volta.

THE REAL DRIVING SIMULATOR

Sembra assurdo parlare di simulazione, ma Gran Turismo nel 1997 era di quanto più realistico potesse esserci per una console. Tutte le gare si svolgevano su circuito (alcuni reali e alcuni inventati) e le vetture erano riprodotte in maniera fedele, con tanto di scheda dettagliata e caratteristiche di guida uniche.

Gran Turismo ha anche il merito di aver fatto conoscere al mondo vetture altrimenti sconosciute: internet era ancora un’entità lenta e primordiale e la stampa specializzata italiana raramente testava aut come la Nissan Skyline. Il gioco alimentò anche la passione per le vetture giapponesi, generando un vera e propria malattia nipponica.
Dicevamo: nato nel 1997 e prodotto da Poliphony Digital in esclusiva per Sony Playstation, GT fu un gioco rivoluzionario.

È stato il primo a proporre un modello di guida così realistico, un modello di elaborazione delle vetture così ben strutturato e basato sui guadagni, il primo ad avere delle patenti du guida (trasferibili nei capitoli successivi) e il primo ad avere un replay in stile televisivo.
Inoltre, l’assetto della macchina era ampiamente regolabile e influenzava davvero la dinamica di guida.

MODALITÀ

Le modalità di gioco erano due: Arcade e Gran Turismo. La prima permetteva di accedere fin da subito ad un certo numero di auto e di sfidare gli avversari su alcuni circuiti. Ma il cuore del gioco, ovviamente, è la modalità Gran Turismo. In questo caso si intraprendeva una vera e propria carriera da pilota, partendo dalle patenti (intente a insegnare le basi della guida sportiva) e affrontando gare divise per categorie che permettevano di vincere premi in denaro per poter acquistare nuove auto.
Nel primo capitolo le auto erano ben 290, tutte realmente esistenti e ognuna con una guidabilità differente e ben definita.
Insomma GT è stato un gioco immenso, e, sebbene oggi la concorrenza sia spietata e il titolo sia rimasto un po’ indietro, rimane ancora una delle pietre miliari dei giochi di guida.
Se non avete ancora giocato a GT, andate subito su Ebay a procuratevi una Playstation.