GTA 5 su PlayStation 4 e Xbox One: ne vale la pena?

Smartworld
di Stefano Valente

Siamo tornati a Los Santon e Blaine County: ecco come è andata

Grand Theft Auto 5 è finalmente sbarcato su PlayStation 4 e su Xbox One in quella che molti definiscono una conversione HD, con un frettoloso giudizio.
In realtà era chiaro sin dall’uscita del settembre dell’anno scorso su PlayStation 3 e Xbox 360 che questa versione “next-gen” sarebbe stata la vera incarnazione di GTA 5. La prima apparizione del titolo Rockstar ci è infatti subito parsa castrata da un hardware sul quale il team ha fatto davvero i miracoli, ma era chiaro che GTA 5 era imbrigliato in una gabbia di mediocrità tecnica dalla quale non vedeva l’ora di liberarsi, come abbiamo avuto modo di constatare in fase di recensione

Il “vero” GTA 5

Ora grazie alle nuove console Sony e Microsoft, GTA 5 risorge come una fenice ed più bello che mai. Ma sia chiaro: non si tratta solo di differenze grafiche. Il nuovo GTA 5 ha diverse novità che potrebbe convincere anche chi l’ha già giocato a tornare a visitare Los Santos e Blaine County.
Innanzitutto bisogna citare la novità principale: la visuale in prima persona. GTA 5 è sempre stato (nella sua versione in 3D) un gioco in terza persona, ma per questa riedizione Rockstar ha voluto sorprendere tutti con un annuncio fatto solo poche settimane fa in cui si mostrava la visuale in prima persona.

Si tratta, a tutti gli effetti, di una vera e propria rivoluzione del gameplay: quel che è stato pensato per essere visto in un modo ora è a disposizione del giocatore sotto un nuovo punto di vista. Ma la perfezione e la duttilità di GTA 5 hanno fatto in modo tale che questa novità si integrasse nel gameplay in maniera del tutto naturale, senza che sia stato necessario modificare le missioni del gioco.
I principali accorgimenti sono stati quindi da un punto di vista grafico, con numerosissime animazioni nuove ed una qualità del dettaglio degli ambienti pensata per uno sguardo ravvicinato.

Quel che prima non aveva senso curare con lo stesso standard Rockstar, ora è “certificato”: provate a dare un’occhiata all’interno di un auto.

La tecnologia a servizio dello spettacolo

Il maggior dettaglio poligonale e delle texture va a braccetto con un nuovo sistema di illuminazione che dà a GTA 5 un taglio inedito, a tratti iper-realistico. Se infatti il primo impatto con le prime missioni non sconvolge per la grafica, basta qualche ora di gioco per permettere a GTA 5 di stupire con una distanza dell’orizzonte visivo impressionante e un sistema di illuminazione che, scusate il gioco di parola, dona una nuova luce al titolo Rockstar. Negli ambienti aperti quindi GTA 5 vi lascerà a bocca aperta ed un occhio attento capirà che non si tratta in realtà di uno specchietto per le allodole: qui la tecnologia è al servizio della narrazione e del gameplay.

Oltre a permettere un nuovo livello di immersività, la grafica di GTA 5 permette di dare una nuova profondità anche alla componente narrativa del titolo Rockstar. Se per molti infatti GTA 5 è “il gioco dove ammazzi, rubi le auto e fai tutto quello che vuoi”, per altri giocatori e per la critica il capolavoro Rockstar è la summa di decenni di narrazione digitale che si concretizzano in un’avventura. Va da sè dunque che la nuova grafica, valorizzando i volti e le animazioni, non sia quindi un inutile cosmetico, ma vada a rinforzare le fondamenta del gioco stesso.  

Un gioco enciclopedico 

Ma chi non avesse già giocato a GTA 5, cosa deve aspettarsi dal capolavoro Rockstar? Semplicemente uno dei titoli migliori degli ultimi anni. La serie di Grand Theft Auto è sempre distinta per un’offerta a dir poco enciclopedica: dentro ci trovate l’azione di Max Payne, il sistema di guida che nel DNA ha ancora Midnight Club, la narrazione che scava nell’anima americana come Red Dead Redemption e la tecnologia di L.A.

Noire per i volti.

Questo fa di GTA (in generale, ma a maggior ragione il 5) uno dei più grandi giochi mai creati, capace di offrire tanti contenuti, tutti curati allo stesso modo. In questo ultimo capitolo, come forse saprete, avrete a disposizione non uno ma ben tre personaggi, ognuno caratterizzato egregiamente come solo Rockstar sa fare.
Oltre ad una campagna principale in cui potrete usare tutti e tre i personaggi, GTA 5 introduce anche GTA Online, che ora supporta fino a 30 giocatori nella stessa sessione, per un delirio senza precedenti. 

Cambio programma 

La questione quindi non è tanto se vale pena di rigiocare a GTA 5 dopo un anno, ma semmai bisogna chiedersi perché non sia uscita prima questa versione, che è (a tutti gli effetti) il vero Grand Theft Auto che tutti stavamo aspettando.
Resta però ancora un dubbio da sciogliere dopo questa recensione: raggiunta una vetta così alta, cosa ci sarà nel futuro della serie? 
Uno sguardo lo avremo il 27 gennaio, quando GTA 5 uscirà su PC e (siamo sicuri) saprà ancora sorprenderci.