Grand Theft Auto 5, la recensione: un capolavoro o un’ex fidanzata ritrovata?

Smartworld
di Francesco Zenere

Atteso spasmodicamente, è finalmente arrivato: ma GTA5 riesce a rispettare le aspettative? A quanto pare...

Grand Theft Auto 5 – o GTA 5, per gli amici – è un gioco straordinario, ma non all’altezza delle aspettative.

Scrivo questa recensione dopo averci giocato un’unica volta ieri sera. Volevo mettere giù le prime impressioni a caldo perché le attese mie, e di tutti quelli che lo avevano pre-ordinato da mesi, erano davvero tante.

Personalmente erano almeno due anni che aspettavo l’uscita di GTA 5 e l’entusiasmo cresceva ogni volta che Rockstar (la casa di produzione) rilasciava un trailer ufficiale o quando compariva l’ennesimo fake su YouTube.

Quindi, valeva la pena attendere?

GTA V: prime impressioni

I primi minuti di GTA 5 lo fanno sembrare più la continuazione di Grand Theft Auto 4 che non la rivoluzione che mi aspettavo da Rockstar.

La grafica è migliorata solo impercettibilmente rispetto al precedente e la cosa mi ha piuttosto deluso, soprattutto dopo il capolavoro fatto con la grafica di LA Noire.

È un po’ come se il prossimo film della Pixar avesse la stessa grafica di “Braccobaldo” di Hannah-Barbera.

Los Santos

Grand Theft Auto 5 è ambientato nella città di Los Santos (nome finto per descrivere Los Angeles) e dai primi secondi viene subito più voglia di guidare rispetto alla finta New York di GTA 4, dove spesso si ricorreva più volentieri ai taxi.

Qui gli spazi sono enormi e la sensazione è proprio quella che si ha guidando nella città californiana, compresa la voglia di mettersi a sfidare gli altri guidatori in una gara di accelerazione allo scattare del semaforo verde.

Guida

La prima ora di guida non è affatto divertente.

Motivo? L’auto non derapa, non sbanda e sembra inchiodata su due binari come un’auto da Formula 1. Mi auguro che con le ore questo effetto passi, ma fino a questo momento ho rimpianto molto le derapate di potenza e i burnout furiosi del vecchio GTA 4.

Conclusioni

GTA 5 è un gioco straordinario, ma non mi ha tolto il fiato come mi aspettavo.

Sia chiaro, è sempre un Grand Theft Auto con tutte le peculiarità che lo hanno reso uno dei videogiochi di maggior successo e di sicuro ci passerò moltissime ore nel prossimo inverno, ma gli mancano quegli elementi di novità che ti fanno urlare “WOW!” davanti al televisore.

Se GTA 4 era una sconosciuta, sexy e intrigante che ti ha portato a fare le cose più assurde, GTA 5 è la tua ex ragazza del liceo che ritrovi su Facebook a 33 anni e di cui ti rinnamori perché la consideri rassicurante.