Kia Sorento: ricca, tecnologica e 4×4, ma in offroad ha perso grinta

Smartworld
di Simone La Rocca

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La nuova serie della suv coreana brilla per la qualità costruttiva, la dotazione di serie completa e il cambio automatico preciso e diretto.

Tuttavia, nonostante La trazione integrale, i percorsi molto duri non fanno per lei.

Nonostante la flessione del mercato penalizzi le vetture di grandi dimensioni come le maxi-SUV, Kia tira dritto per la propria strada con un aggiornamento continuo della gamma.

La nuova Sorento è una vera ammiraglia 4×4 ad alto tasso di tecnologia, con una linea più fluida e moderna rispetto alla generazione precedente e con una meccanica migliorata.

Per apprezzare le novità tecniche bisogna mettersi al volante: il telaio ha perso una cinquantina di chili, guadagnando un miglior bilanciamento dei pesi e una maggior rigidezza.

Ora la maxi-SUV coreana può affrontare i percorsi tortuosi senza temere reazioni inaspettate.

L’assetto risponde bene, infondendo sicurezza al guidatore: in curva è cresciuta la prontezza d’inserimento, senza penalizzare la stabilità, nonostante la mole da quasi 2.000 kg.

Anche in discesa il peso è ben gestito dalle sospensioni che mitigano gli effetti dei trasferimenti di carico a tutto vantaggio della controllabilità, con l’ESP che difficilmente si fa sentire.

Per raggiungere questo livello di gestibilità, l’assetto è rigido.

Così, sullo sconnesso, le sospensioni hanno risposte fin troppo secche.

Tra le vie anguste dei centri urbani, invece, non si può poi negare un certo impaccio nelle manovre strette, a causa delle dimensioni importanti del mezzo: l’auto, infatti, è lunga 469 cm e larga ben 189.

Lo sterzo leggero, comunque, facilita la vita del conducente e il cambio automatico snocciola dolcemente le marce.

Inoltre, la dotazione di serie comprende i sensori di parcheggio (davanti e dietro) e un’utile videocamera di retromarcia.

Le immagini di quanto accade dietro l’auto vengono inviate allo schermo del navigatore: il guidatore riesce così a identificare gli ostacoli e a infilare l’auto nei parcheggi più angusti.

I progettisti coreani hanno pensato a tutto per rendere la vita di bordo gradevole: le poltrone sono anche ventilate: un accessorio che viene erroneamente identificato con qualcosa di estremamente sfizioso, mentre d’estate è davvero utilissimo, perché mitiga l’effetto della pelle sui vestiti, riducendo la sudorazione del corpo.

E, visto che sulle auto tedesche questo dispositivo ha prezzi da capogiro, è giusto sottolineare la scelta Kia di metterlo di serie sull’allestimento Platinum, il più ricco della gamma.

Quanto alla trazione integrale permanente, questa rende l’auto più facile da gestire sul bagnato o sui fondi scivolosi, ma non fa della Sorento una dura fuoristrada.

I consumi del turbodiesel 2.2 da 197 CV (sempre pronti, ma poco cattivi) risentono però della mole: guidando con attenzione abbiamo mantenuto una media di 11 km/litro.

Certo, se si sfrutta al massimo il motore, la media cala parecchio, ma la Sorento invoglia a guidare sfruttando più la coppia che la fascia alta del contagiri.

Un’auto da condurre in souplesse.

Dietro l’aspetto da SUV imponente e cattiva, si cela un abitacolo spazioso e confortevole per sette persone (due in coda).

La versione Platinum è la più costosa (41.000 euro): offre tutto di serie e, a bordo, sembra di viaggiare su un’elegante berlina.

Anche le finiture sono curate.

Gradevole pure l’accesso e la discesa (favoriti dalla giusta altezza da terra), perfino dalla terza fila che, comunque, è destinata ai passeggeri meno alti.

Scheda Tecnica

Velocità max 190 km/h
Acc 0-100 km/h nd
Cons urb/extra/mix 11,2/18,2/14,7
Autonomia 941 km
Emissione CO2 178 g/km
Bollo 432,15 euro
Costi chilometrici ACI nd

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