Si chiama Urus la vera bomba del momento.
È la proposta «estremamente concreta» (sono le parole del boss Winkelmann) con cui la Lambo ha sconvolto tutti al Salone di Pechino, il 23 aprile.
Urus, cioè Uro, il progenitore del bovino, è il nome simbolico scelto per indicare il superToro che sta per arrivare: una sensazionale Sport Utility in perfetto stile Lamborghini.
Il design
E non solo per le linee estremamente accattivanti, da vera sorella della Aventador.
Perché quella della Lamborghini Urus è una corporatura massiccia ma atletica: lunga 4,99 metri e larga ben 1,99 per un’altezza di soli 1,66 metri, ma il guidatore la potrà variare a seconda dell’utilizzo. Del resto la Urus, essendo una SUV, avrà ovviamente la trazione integrale oltre a un abitacolo da quattro posti e un bagagliaio degno di questo nome.
Le prestazioni
Alla Lamborghini non si nascondono dietro un dito: la vettura sarà «la più estrema interpretazione del concetto di SUV», sempre secondo le parole di Winkelmann.
Inutile dire che l’identikit tecnologico è esemplare. Ai 600 CV espressi dal V10 faranno da contraltare emissioni di CO2 inferiori a tutte le rivali (il dato non è ancora stato reso noto).
I tecnici di Sant’Agata sono perentori: la Urus avrà un peso contenutissimo «da record», grazie al vasto impiego di carbonio di cui la Lambo vanta una competenza unica al mondo. In pratica l’abitacolo è interamente in fibra di carbonio. Con la Urus, poi, debutta una tecnologia brevettata Lamborghini, il Carbonio Forgiato, utilizzato per il tunnel centrale e per la struttura dei sedili.
Dopo aver lasciato tutti a bocca aperta in Cina, la Lamborghini Urus ci dà l’appuntamento, per il suo debutto su strada, fra qualche annetto.