Le cinque migliori diesel da città si confrontano

Smartworld
di Marco Coletto

Ci sono due tedesche, due asiatiche e un’italiana… Non si tratta di una barzelletta, ma della sfida tra cinque piccole diesel, maneggevoli nel traffico e adatte alle gite fuori porta. La prova completa sul numero di maggio di Panoramauto.

La Fiat Punto Evo 1.3 Mjt 95 CV 5p. Dynamic (18.151 euro) porta in dote il nuovo motore Euro 5 con start/stop, la Ford Fiesta + 1.6 TDCi 5p. (15.151 euro) risponde con una linea sportiva e prezzi da “hard-discount”, l’outsider Hyundai i20 1.6 CRDi (15.641 euro) gioca la carta delle prestazioni (116 CV), l'”anziana” (è nata nel 2006) Toyota Yaris 1.4 D-4D 5p. M-MT Sol (16.851 euro) punta sul cambio robotizzato di serie mentre la Volkswagen Polo 1.6 TDI 90 CV 5p. Comfortline (17.281 euro) vuole confermare le doti di qualità che da sempre contraddistinguono la Casa di Wolfsburg.

Rispetto alla Grande Punto da cui deriva, la Punto Evo è più confortevole e meno rivolta al piacere di guida per via delle sospensioni morbide, ma il nuovo Multijet è ora pronto anche ai bassi regimi. La Fiesta è senza dubbio quella più divertente, nonostante l’allestimento base e gli pneumatici 175/65 R 15: il telaio reagisce rapidamente ai comandi del guidatore senza compromettere la comodità e il motore è sempre vivace. La i20 delude solo per i rumori provenienti dall’abitacolo (forti vibrazioni provenienti dalle plastiche del cruscotto male assemblate), la Yaris è facile da manovrare in città grazie alle dimensioni contenute (28 cm più corta di una Punto Evo) e la Polo – che non convince fuori città – possiede sospensioni che assorbono qualsiasi sconnessione.

Passiamo alla voce abitacolo. La Punto Evo – con la plancia migliorata qualitativamente – conserva lo stesso spazio interno della Grande Punto (larga davanti, meno dietro) e la Fiesta nasconde alcuni materiali deludenti (plastiche grezze) con diversi elementi di stile moderni e gradevoli alla vista.

I passeggeri stanno molto comodi, solo la Yaris (flessibile come un furgoncino grazie al divano scorrevole e al pavimento piatto) se la cava meglio. La i20 – già bocciata nell’assemblaggio – si riscatta nelle finiture dei sedili e del cruscotto e offre un buono spazio per quattro persone. La Polo, curiosamente, pecca proprio nella qualità: l’unione tra le varie componenti della plancia è impeccabile ma le plastiche appaiono troppo “cheap” per un’auto da 17.000 euro.

Per quanto riguarda la sicurezza, tutte le vetture del test hanno preso cinque stelle nei crash-test EuroNCAP e prevedono l’ESP di serie (tranne la Yaris, 450 euro). La Punto Evo e la piccola Toyota offrono sette airbag (l’italiana aggiunge alla dotazione l’hill holder, che aiuta nelle partenze in salita), la i20 e la Polo – che possiede i poggiatesta anti colpo di frusta – sei (mancano quelli per le ginocchia) e la Fiesta cinque (optional solo quelli a tendina).

Il bagagliaio migliore è senza dubbio quello della Yaris (in grado di accogliere due valigie grandi, una media e una piccola), seguito dalla Fiesta (penalizzata dalle ridotte dimensioni dell’imbocco del vano), dalla i20 (poca versatilità), dalla Punto Evo (soglia di carico alta e stretta, abbattimento del divano posteriore poco pratico) e della Polo (bassa soglia di carico ma poco spazio all’interno).

Per concludere, tutte le cinque auto in gara offrono di serie il filtro antiparticolato: la dotazione di serie più completa è quella della i20 (antifurto, autoradio, cerchi in lega, climatizzatore, ESP e fendinebbia), seguita dalla Yaris (autoradio, cambio automatico, clima), dal duo Punto Evo/Polo (clima e ESP) e dalla scarna Fiesta, che fa pagare perfino il climatizzatore.

Chi avrà vinto la sfida? Scopritelo sul numero di maggio di Panoramauto.