Fässler, Lotterer e Tréluyer, chi sono i vincitori della 24 Ore di Le Mans 2012

Smartworld
di Marco Coletto

Tre piloti, sconosciuti alla maggioranza degli appassionati, capaci di aggiudicarsi per la seconda volta consecutiva la più nota gara endurance del mondo

La 24 Ore di Le Mans 2012 è stata vinta per la prima volta da un’auto ibrida: l’Audi R18 e-tron quattro a doppia alimentazione diesel/elettrica ha letteralmente surclassato le rivali ottenendo una doppietta e il terzo gradino del podio è stato conquistato da un’altra vettura dei quattro anelli, la R18 Ultra a gasolio.

I tre piloti che hanno portato al successo per l’undicesima volta la Casa di Ingolstadt sono stati Marcel Fässler, André Lotterer e Benoît Tréluyer. I loro nomi diranno poco alla maggioranza degli appassionati di motorsport eppure, oltre ad aver ottenuto la seconda vittoria consecutiva sul Circuit de la Sarthe, vantano un curriculum paragonabile – se non addirittura superiore – a tanti driver che corrono nel Mondiale F1 2012. Scopriamo insieme la loro storia.

Marcel Fässler

Marcel Fässler, nato il 27 maggio 1976 ad Einsiedeln (Svizzera), è il driver più vecchio del trio. Dopo aver corso nei kart, in Formula Renault  e in Formula 3 nel 2000 entra nel DTM dove corre con la Mercedes CLK. Nel 2001, grazie agli stretti rapporti con la Casa della Stella, guida la safety-car di F1 in Canada per rimpiazzare Bernd Mayländer mentre nel 2003 ottiene il suo miglior piazzamento nella classifica del campionato turismo tedesco (terzo) davanti ad un certo Jean Alesi.

Dopo due stagioni in Germania con la Opel Vectra GTS (2004 e 2005) decide di dividersi tra il mondo dell’endurance e quello delle monoposto (nel campionato A1 Grand Prix) e i primi successi non tardano ad arrivare: nel 2007 si aggiudica la 24 Ore di Spa con una Chevrolet Corvette sconfiggendo la Maserati di Pedro Lamy mentre nel 2009 conquista il campionato International GT Open al volante di una Ferrari F430.

L’Audi si accorge di lui nel 2010 e gli affida una vettura da portare alla 24 Ore di Le Mans nonostante nelle quattro edizioni precedenti non abbia mai tagliato il traguardo.

Risultato? Un secondo posto, seguito dalle due vittorie del 2011 e del 2012.

André Lotterer

André Lotterer, nato il 19 novembre 1981 a Duisburg (Germania), è invece il più giovane del lotto. Esordisce (come praticamente quasi tutti i piloti) nel mondo del kart e successivamente si sposta in Formula BMW Junior e in Formula Renault. Le prestazioni interessanti mostrate nel campionato di Formula 3 britannico e in quello tedesco gli consentono nel 2002 (anno in cui si cimenta anche nel campionato americano CART) di essere nominato test driver della Jaguar in F1.

Nel 2003 il team inglese decide di non affidargli un sedile nel Circus preferendogli driver del calibro di Mark Webber (giustamente) e Antonio Pizzonia (ingiustamente) e lui decide quindi di andare a correre in Giappone: nel 2006 e nel 2009 conquista il titolo nella Super GT – GT 500 con la Lexus SC 430 mentre nel 2011 si porta a casa il campionato Formula Nippon superando Kazuki Nakajima.

Dal 2009 ha un “doppio lavoro”: oltre alla carriera in Giappone si cimenta regolarmente nelle prove endurance con l’Audi. Dal 2010 è in squadra con Fässler e Tréluyer e finora ha conquistato due vittorie e un secondo posto alla 24 Ore di Le Mans.

Benoît Tréluyer

Benoît Treluyer – nato il 7 dicembre 1976 ad Alençon (Francia) – dopo le consuete esperienze in kart passa in Formula Campus e in Formula Renault ma è in Formula 3 che si fa notare aggiudicandosi nel 1999 il prestigioso GP di Pau e nel 2001 il campionato giapponese.

La sua carriera nel Sol Levante continua ad arricchirsi di successi (campione 2006 di Formula Nippon, campione 2008 Super GT – GT500) ma anche l’avventura in endurance merita di essere ricordata: terzo assoluto al debutto nel 2002 con la Chrysler Viper e i tre podi precedentemente citati (due vittorie e un secondo posto) con l’Audi nelle ultime tre edizioni.