Lotus Elise S Club Racer: dieta drastica

Lotus Elise S Club Racer
Smartworld
di Marco Coletto

La versione con compressore della entry-level di Hethel

PER UN PURISTA dei motori la Lotus Elise S Club Racer è roba forte. Tanto per cominciare è una Elise e in quanto tale è una delle sportive più curate e perfezionate al mondo. Essendo una S, poi, ha il compressore che garantisce potenza più che sufficiente e tanta coppia facilmente accessibile per sorpassi da record. Se a tutto questo aggiungiamo il fascino della Club Racer che rende ancora più leggera e spartana un’auto già ridotta all’osso di suo, è impossibile non innamorarsene. È una macchina che tutti in qualche modo ci aspettavamo, perché la Club Racer originale, con il motore aspirato, fa tante promesse ma poi non riesce a mantenerle: il suo 1.6 è docile ma non abbastanza grintoso. E adesso finalmente questa versione Club Racer della più potente Elise S dovrebbe esaudire tutte le promesse mancate.

La S Club Racer pesa 15 kg meno della Elise S standard. Tutto merito dell’assenza dello stereo (4 kg), dell’insonorizzazione, dei tappetini (4,5 kg) e del tetto (5,9 kg). Volendo, si può togliere anche l’airbag opzionale, così i kg in meno passano a 19 (e anche il prezzo scende di conseguenza). I più puristi possono risparmiare altri kg preziosi eliminando i cerchi in lega (1,5 kg), sostituendo la batteria con una più leggera, il filtro dell’aria con uno in carbonio e montando uno scarico sportivo, che però è solo per la pista. Se siete maniaci del risparmio del peso potete scendere di altri 0,06 kg montando uno stemma più leggero sul cofano!

La livrea color blu laser e i cerchi neri satinati sottolineano ancora meglio la già affascinante linea della Elise, facendoti sorridere prima ancora di guidarla. I sedili in plastica blu con pochissima imbottitura fanno capire subito che questa macchina prende molto seriamente la questione del risparmio di peso.

Ma quando ti siedi è più confortevole di quanto non sembri. Ovviamente per essere scomoda è sempre scomoda, ma una volta che hai scavalcato il battitacco e ti sei infilato nella struttura di alluminio saldato, ti sei seduto e hai allacciato le cinture, ti senti parte integrante della macchina.

Il legame con l’auto è rafforzato dal ruolo del guidatore nel farla andare forte. Tanto per cominciare ci sono il pedale della frizione e la leva del cambio che, per chi non fosse più abituato alla loro presenza e non ricordasse a che cosa servono, ti obbligano a cambiare marcia premendo il pedale con il piede sinistro, muovendo la leva del cambio e infine togliendo il piede dal pedale. Se avete una gamba sinistra rachitica e dita muscolosissime a forza di usare i paddle la S Club Racer non fa per voi. Lo sterzo – da sempre protagonista sulla Lotus – non è assistito e per manovrarlo a bassa velocità serve una certa forza. Ma quando si aumenta il ritmo le cose migliorano e anche se lo sterzo rimane abbastanza sostanzioso e fisico per trasmettere qualsiasi input basta flettere leggermente i polsi.

Con quel nome e l’ossessione per il peso, è evidente che la Club Racer è un’auto pensata innanzitutto per la pista, ma essendo basata sulla Elise S standard è anche un’ottima sportiva stradale. Con 220 CV e 250 Nm di coppia a muovere un peso poco superiore agli 850 kg, le prestazioni sono ottime. È una macchina che rasenta la perfezione e non solo perché riesci a divertirti senza rischiare di farti ritirare la patente. Il Toyota 1.8 con compressore unisce una notevole coppia ai bassi e ai medi con una vorace fame di giri. Anche il sound è fantastico, i fischi del compressore si sentono quel tanto che basta ma senza dominare la colonna sonora.

Lo scarico, poi, scoppietta piacevolmente.

Man mano che l’Elise si è evoluta, le sospensioni sono diventate sempre più rigide e le gomme più larghe, perlomeno al posteriore. Sulla Elise S questo genera uno stile di guida più aggressivo, tantissimo grip e un controllo estremo sulla vettura. La morbidezza per la quale la Elise è tanto nota e amata rimane, lo sterzo è molto più sensibile e ti comunica anche le più piccole variazioni della superficie e della pendenza ma senza bombardarti di informazioni inutili. Il grip è notevole, quindi bisogna spingere parecchio per far perdere aderenza all’anteriore o al posteriore, però sai benissimo quando succede perché l’auto ti comunica esattamente che cosa sta facendo.

Sull’asciutto il traction control non serve, sul bagnato invece è abbastanza utile. A livello di equilibrio la S Club Racer è risolutamente neutrale a qualsiasi velocità la si lanci nelle curve. È incredibile esplorare le sue doti e avvicinarsi sempre di più a quello che credi sia il limite e poi scoprire che è molto più in là. I freni ispirano tantissima fiducia e la corsa iniziale non è più così insensibile come sui precedenti modelli S2, dove minava la tua sicurezza e rendeva meno chiare le scalate con il tacco-punta. A tetto scoperto capisci che le stai tirando il collo quando l’abitacolo si riempie dell’odore inconfondibile delle gomme bollenti. Questa macchina coinvolge tutti i tuoi sensi.

La Club Racer è una gran macchina, su questo non c’è dubbio. Ma la domanda è: i kg in meno si sentono? È difficile rispondere. Sono sicuro che se scendete da una Elise S e subito dopo salite su una Club Racer con l’equipaggiamento al minimo lo notate subito.

L’esemplare che abbiamo in prova però non è totalmente ridotto all’osso, avendo lo stereo e il tetto, oltre allo scarico e al filtro dell’aria entrambi standard. Sembra assurdo avere una Club Racer e poi appesantirla così ma la verità è che con lei scegliere che cosa mettere e che cosa togliere è una questione di equilibrio: puoi togliere tutto e ottenere una macchina leggerissima che però finisce per scendere a troppi compromessi e non essere piacevole da guidare su strada.

Ma visto che l’essenza della Club Racer è la leggerezza, questo non è un controsenso? No perché, come spesso succede con le auto di questo genere, quello che più importa è il fatto di poter essere tu a scegliere. Sappiamo tutti che ridurre il peso è la soluzione purista per migliorare le prestazioni e che ogni kg risparmiato è stato sudato. Questo approccio dà all’auto in questione un’aura speciale, un’aura che ha anche la Club Racer. Ma sei tu a dover scegliere. Tirando le somme, questa Elise è coinvolgente, capace e affascinante. E riafferma anche tutto quello che la Lotus è sempre stata, il che non è certo un male dopo le follie degli anni passati. Ci piace.

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri in linea, 1.798 cc, compressore
CO2175 g/km
Potenza220 CV @ 6800 giri
Coppia250 Nm @ 4.600 giri
0-100 km/h4,5 secondi (dichiarati)
Velocità230 km/h
Prezzo47.625 euro

Lotus Elise S Club Racer

Smartworld

La versione ultraleggera della spider britannica dotata di compressore

La Lotus Elise S Club Racer è il mezzo ideale per chi cerca il massimo piacere di guida.

La spider britannica, caratterizzata dall’eccellente rapporto peso/potenza, ha tutto quello che serve per far godere gli appassionati.

Caratteristiche principali

È più leggera di 19 kg rispetto alla S: merito soprattutto dell’eliminazione della batteria, rimpiazzata da un accumulatore con griglie in piombo puro con la doppia quantità di griglie attive per fornire la stessa potenza in minor spazio.

Gli appassionati di track-day possono richiedere un’ulteriore riduzione di 8 kg specificando l’uso pista al momento dell’ordine.

Il motore

Il motore della Lotus Elise S Club Racer è un 1.8 sovralimentato con compressore da 220 CV e 250 Nm di coppia che permette alla sportiva inglese di raggiungere una velocità massima di 230 km/h e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 4,5 secondi.