McLaren P1: nuovi dettagli sulla super car ibrida che debutta al Salone di Ginevra 2013

McLaren P1 - Sistema ibrido
Smartworld
di Junio Gulinelli

La super car ibrida avrà a disposizione 916 CV ed emetterà 200g/km di CO2.

A poco a poco, vicini al suo debutto in anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2013, si vanno svelando i dettagli più intriganti del nuovo gioiello di casa McLaren, la P1.

Stando alle ultime informazioni rivelate, questa specie di extra-terrestre da asfalto è dotata di una interessante tecnologia ibrida che, non solo le permette di raggiungere prestazioni fuori dal comune ma ne mantiene anche relativamente basse le emissioni di CO2.

Il sistema ibrido IPAS

Il sistema ibrido della McLaren P1 è composto dal noto V8 da 3,8 litri (opportunamente aggiornato e ottimizzato) capace di erogare, da solo, ben 737 CV a 7.500 giri, mentre la coppia massima arriva a 720 Nm a 4.000 giri. A contribuire al massimo rendimento di questo propulsore hanno lavorato gli specialisti in oli e lubrificanti di Mobil 1.

Affiancato al V8 troviamo un motore elettrico sviluppato dal dipartimento McLaren Electronics, che a sua volta eroga altri 179 CV e, in alcuni momenti, tutta la sua potenza serve da appoggio al propulsore a combustione attraverso il sistema IPAS (Instant Power Assist System).

Il picco di potenza totale della nuova McLaren P1 raggiunge così la bellezza di 916 CV e 900 Nm di coppia. Per il momento non sono stati rilasciati dettagli ufficiali riguardo le prestazioni (velocità massima e accelerazione) di questa super car ibrida. Svelato, invece, il dato riguardante le emissioni di CO2 che si attesterebbero attorno ai 200g/km.

Batterie ad alta densità: si ricaricano in 2 ore o con il recupero dell’energia

Il pack di batterie ad alta densità e capacità di immagazzinamento si trova dietro i sedili, subito davanti ai due motori, a benzina ed elettrico. Questi accumulatori di energia sono di nuova fattura – non è stato specificato in che materiale sono composti – e sorprendono soprattutto per la loro leggerezza, 96 kg in totale.

Per ricaricare le batterie della McLaren P1 ci sono due modi: la super sportiva inglese è dotata, innanzitutto, del sistema di recupero dell’energia in frenata e decelerazione, dispositivo con cui viene riciclata l’energia cinetica e termica generata dalla frenata o dalla decelerazione e immagazzinata nelle batterie.

Poi, per quando il livello di carica scende a livelli minimi, la P1 dispone anche di una presa per l’aggancio alla rete elettrica, attraverso cui le batterie si ricaricano completamente nel giro di un paio d’ore.

E ancora, se le condizioni del traffico e il livello delle batterie lo permettono, questa McLaren speciale può percorrere fino a 10 km in modalità EV, a emissioni zero. Nel momento in cui la batteria scende di nuovo a livelli minimi, automaticamente si riattiva la modalità a benzina.

Soluzioni da Formula 1

Come sapevamo, la McLaren P1 adotta una serie di soluzioni tecniche e tecnologie sviluppate e importate direttamente dalla Formula 1. Il chassis, ad esempio, è costituito da una monoscocca interamente realizzata in fibra di carbonio.

E, allo stesso modo della monoposto MP4-28, anche la P1 potrà contare sul sistema di riduzione di carica aerodinamica DRS. Questo si può attivare, alle alte velocità, tramite un pulsante che fa fuoriuscire il grande alettone posteriore. E in questo modo si riesce a migliorare di un 23% circa la resistenza aerodinamica.