Mercedes Classe A: faccia nuova e muscoli bene in vista

Smartworld
di Andrea Rapelli

Comfort Rispetto al passato, l’abitacolo è più piccolo. Con l’assetto sportivo le buche si sentono. Meglio l’acustica.
Costi Una moltitudine di optional e prezzi nella media del segmento premium.
Piacere di guida Un salto generazionale: precisa, reattiva, composta.
Ambiente Emissioni e consumi sono tenuti sotto controllo. Lo stop e start, inoltre, funziona piuttosto bene.

Non è sicuramente stato facile, per il board di Mercedes, buttare nel cestino l’immagine che la vecchia classe A si era sudata duramente.

Con una storia cominciata in salita, complice quel maledetto test dell’alce che costrinse uno dei più grandi costruttori al mondo a cospargersi il capo di cenere.

Di lì in poi, insieme all’ESP, la classe A ha letteralmente sfondato, anche in Italia, soprattutto tra mamme e ragazze, affascinate dal marchio e conquistate dalla innegabile praticità interna, unita a dimensioni esterne contenute.

Adesso dimenticate carrozzeria da piccola monovolume, divano posteriore scorrevole e parcheggio facile in centro.

Perché, già dall’esterno, s’intuisce che la classe A ha cambiato registro.

Ora vuol far la cattiva, con il frontale prominente stile SLS e tratti calcati ma eleganti che accentuano la vocazione sportiva, insieme alla lunghezza.

In tutto fanno 4,29 metri, con cinque posti non proprio extralarge (soprattutto i posteriori) e un bagagliaio non esattamente a prova di famiglia.

Ma, si difendono alla Mercedes, per chi ha esigenze di spazio basta ripiegare sulla monovolume classe B.

L’ingresso nell’abitacolo è un altro segnale della metamorfosi: il posto guida è basso e, dietro, i montanti massicci disturbano un po’ la visuale.

La plancia, disegnata a Como dal centro stile italiano di Mercedes, riprende elementi della classe B (il pianale è lo stesso per entrambe) come le bocchette argentee e l’andamento della struttura, con quello schermo appollaiato in cima.

A tal proposito, i tecnici della Stella hanno sviluppato una App specifica (scaricabile gratuitamente da iTunes) con cui gestire sul tablet di bordo il proprio iPhone collegato via cavo.

E questa non è la sola novità tecnologica, perché oltre all’Attention Assist, la dotazione di sicurezza prevede, di serie, anche il Collision Prevention Assist: una sorta di avvisatore, luminoso e acustico, che segnala a chi guida quando la distanza di sicurezza rispetto al veicolo che precede è troppo bassa.

Ma il cambiamento più evidente si avverte dopo qualche chilometro su strada.

Con l’assetto sportivo ribassato di 15 mm e lo sterzo diretto (optional), questa Mercedes affila le unghie.

Per trovare il sottosterzo bisogna forzare davvero, il volante mostra un’ottima rapidità accompagnata da un buon carico e le sospensioni sembrano assai reattive nei veloci cambi di direzione.

Cosa manca? Un pizzico di vivacità in più in coda, che appare davvero troppo piantata e non aiuta molto negli inserimenti.

I motori, poi, puntano sulla rotondità di funzionamento anziché sulla grinta: il 1.800 turbodiesel da 136 CV spinge bene in basso ma si perde facilmente nell’allungo, mostrando poca verve.

I più sportivi dovranno attendere, fra qualche mese, l’arrivo della 220 CDI da 170 CV. Oppure, saranno costretti a puntare sulla 250 BlueEfficiency, una 4 cilindri turbo a benzina capace di 211 CV (gli stessi di una Golf GTI) ma dal carattere docile più che aggressivo.

Noi l’abbiamo testata anche in pista, dove emerge in gran parte lo scarso allungo (i fuochi d’artificio finiscono a 6.000 giri).

Problemi di motricità in uscita dalle curve strette? No, anche grazie alle sospensioni, riviste in alcuni dettagli.

Nel 2013, poi, arriverà la pepatissima A 45 AMG, con trazione 4Matic e, si vocifera, addirittura 350 CV.

Tornando al turbodiesel, possiamo dirvi che, nella guida quotidiana, si sposa molto bene con il carattere del cambio a doppia frizione 7GDCT (2.202 euro). Dolcissimo e veloce nelle cambiate, si vorrebbe che fosse più spigliato quando si chiamano le marce con i paddle.

Infine, l’isolamento acustico e il comfort delle sospensioni.

Il primo è da berlina, il secondo risente un po’ dell’assetto sportivo, facendo sobbalzare leggermente il fondoschiena su dossi e tombini.

Da compatta premium il prezzo e, soprattutto, la lista degli optional: quando si stacca un assegno superiore ai 28.000 euro, fa sempre un po’ specie trovarsi, nella lista degli accessori a pagamento, airbag laterali posteriori, cruise control, clima bi-zona, fari allo xeno, dispositivo per il carico passante.

Così è facile che il prezzo finale cresca a dismisura.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.796 cc
Potenza 100 kW (136 CV) a 3.600 giri
Coppia 300 Nm da 1.600 giri
Cambio manuale a 6 marce
Trazione anteriore
Velocità max 210 km/h
Acc. 0-100 km/h 9,2 secondi
Consumo misto 22,7 km/l
Emissioni CO2 121 g/km
Dimensioni 4,29/1,78/1,43 m
Bagagliaio 341/1.157 litri dm3
Bollo 258 euro