L’ultima nata della Casa di Stoccarda, la CLS Shooting Brake, va ad ampliare ulteriormente la gamma Mercedes e a soddisfare ogni possibile capriccio dei suoi clienti, creando un nuovo genere di vettura: la coupé a 5 porte.
Questo modello ha quattro sportelli, per salire e scendere dalla vettura nella massima comodità e indipendenza, ma la vera novità è il portellone in coda che dà accesso a un vano di carico quasi da station wagon.
Sarà la continua e inarrestabile ricerca stilistica o la crisi che stimola a creare nuove nicchie, ma l’evoluzione dell’automobile appare inarrestabile, pronta a sorprendere anche quando sembra di aver già visto tutto il possibile.
L’abbiamo provata tra Milano e Sankt Moritz, in Engadina, lungo curve sinuose come la carrozzeria della vettura.
La linea, molto curata, è quella di una coupé, mentre viene notevolmente ampliata la versatilità d’impiego con nuove possibilità di carico.
Come dire, proponiamo un’auto sportiva anche a chi non può proprio rinunciare a 550 litri di vano di carico, espandibili fino a 1.550.
Così concepita, questa crossover coniuga un design di forte personalità con un’abitabilità e una praticità d’uso difficilmente riscontrabili perfino nelle classiche berline a tre volumi, come la classe E (per restare in famiglia).
La CLS 350 CDI, oggetto della nostra prova, non passa certo inosservata.
È un’auto che sfiora i 5 metri di lunghezza, con una linea molto aggressiva, a partire dal frontale dove troneggia la tradizionale grande stella a tre punte, con nuovi fari full led.
Si tratta di gruppi ottici molto sofisticati, dove non ci sono più né lampadine alogene né quelle a scarica di gas.
Tutta l’illuminazione è demandata alla tecnologia a led, con tre vantaggi.
Prima di tutto, il fascio è più ampio e profondo, con un colore simile alla luce diurna.
Il fascio si apprezza sia in galleria sia di notte quando si affrontano i tornanti che, grazie a queste luci, non restano bui all’interno della curva.
Inoltre, questa tecnologia ha dalla sua la durata superiore, con minore spese di manutenzione.
Infine, i led assorbono poca corrente e quindi fanno lavorare con minore intensità l’alternatore: consumi e inquinamento ringraziano.
Senza dimenticarsi dell’impatto estetico: le luci diurne donano ulteriore aggressività a un frontale che, costruito intorno alla storica mascherina Mercedes, sembra voler divorare la strada.
Sull’asfalto scorrono, ben attaccati, i pneumatici montati su cerchi da 19 pollici, parzialmente bruniti, che completano l’immagine sportiva, da vettura dura, pronta a scattare al semaforo e a dileguarsi all’orizzonte in un paio di curve.
A tanta forza si contrappone il taglio filante delle fiancate: la linea scende progressivamente verso la coda, totalmente nuova, con il portellone da station wagon, che in questa esecuzione stilistica è correttamente raccordato con il tetto basso. Ma la CLS Shooting Brake non è solo un bell’oggetto.
Sotto la pelle sinuosa si ritrovano tutta la cura e la tecnologia del marchio.
Per abbattere il peso, l’arma più efficace nel mettere a dieta consumi ed emissioni, diverse componenti della struttura delle porte, sono realizzate in alluminio, un vantaggio notevole in termini di massa complessiva.
Gli interni sono lussuosi e ben rifiniti, come è lecito aspettarsi da una vettura di questo rango.
L’abitabilità è buona.
Sul divano, tuttavia, i più alti rischiano di sfiorare il tetto.
Per il fondo del baule è stato utilizzato un ripiano in legno di ciliegio (optional da oltre 5.000 euro), materiale delicato che ricorda i motoscafi Riva degli anni ‘70.
Delicato sì, ma niente paura: Mercedes è prodiga di carrozzeria, a cominciare dalla consigli per una corretta manutenzione.
Una volta seduti al posto di guida, troviamo i comandi principali: tra i più utili spicca il Tempomat (ma a volte lo si aziona involontariamente al posto delle frecce), che attiva il cruise control attivo, dispositivo in grado di frenare o accelerare mantenendo la distanza di sicurezza dalla vettura che precede.
Davvero utile sulla superstrada tra Lecco e Colico.
Una telecamera esterna, poi, rileva i limiti di velocità posti sui cartelli stradali e li confronta con le informazioni del navigatore, riportando il dato nel piccolo display posto tra il tachimetro e il contagiri.
In materia di sicurezza, l’equipaggiamento si presenta già completo.
Oltre ai tradizionali ABS, ASR, ESP e Park Assist, l’elettronica di bordo sorveglia lo stato di attenzione del conducente, valutando 70 parametri di guida e cerca di prevenire i colpi di sonno.
Il motore
La 350 CDI è possente: ha un turbodiesel che eroga 265 CV e rappresenta il top della gamma diesel.
Questo V6 regala alla Shooting Brake prestazioni da vera sportiva.
Lo scatto da fermo è invidiabile e porta l’auto a tagliare i 100 km/h in 6,6 secondi.
La ripresa è appagante e fulminea, anche se (elettronicamente) avete impostato la funzione economy del cambio automatico.
Lungo la ripida salita del passo del Maloja il motore ha sempre tanto fiato.
Che la coppia abbondi lo si sente in uscita dai tornanti prima del lago di Sils: affondando sull’acceleratore, l’elettronica fa quasi fatica a controllare il pattinamento delle ruote posteriori.
I consumi sono però contenuti: facile percorrere più di 12 km/l, nonostante le continue salite. Merito anche del cambio G Tronic a 7 rapporti.
Assetto
Il sistema di sospensioni elettroniche adottato sulla Mercedes CLS Shooting Brake (1.367 euro) garantisce un elevato comfort di marcia.
La vettura mantiene un assetto neutro anche nelle curve affrontate in velocità.
Inoltre, sullo sconnesso, sul pavé o attraversando i passaggi a livello, la sensazione è quella di avere un cuscino d’aria: merito degli ammortizzatori pneumatici.
L’assetto si modifica automaticamente quando il conducente assume uno stile di guida più sportivo e abbassa l’altezza da terra appena si raggiungono velocità autostradali.
Capitolo listino: il prezzo di questa CLS sfiora i 74.000 euro.
Se ci si “accontenta” della ricca dotazione di serie.