Quando si dice una dieta ferrea.
Mercedes non ha avuto pietà con la SL e l’ha costretta a togliersi di dosso ben 140 kg (valore medio e variabile in base alla motorizzazione e all’allestimento).
Come? Attraverso il ricorso all’alluminio, con cui è costruito il 90% del telaio, e altri materiali nobili come il magnesio.
Meno consumi, meno piacere di guida
Tuttavia, se l’alleggerimento porta a una riduzione del 30% dei consumi (valore dichiarato), il beneficio non è così grande a livello di guidabilità.
Anche con l’assetto Active Body Control a regolazione elettronica il rollio è sensibile e, soprattutto, le reazioni sono poco omogenee.
Da un lato, infatti, lo sterzo si rivela piuttosto rapido nell’inserire il muso in curva.
Dall’altro, il telaio non riesce a tenere perfettamente il passo: nel momento in cui si aumenta il ritmo, il retrotreno si rivela un po’ in affanno nel seguire le ruote anteriori, generando una certa insicurezza nel guidatore.
Detto questo, non si può negare che chiudendo il tetto il comportamento e il feeling migliorino sensibilmente.
Avvicinandosi al limite si avverte sempre un certo nervosismo, ma le reazioni rimangono più composte e coerenti fra sterzo e telaio, grazie al maggior bilanciamento dei pesi assicurato dal tetto chiuso, quindi spostato in avanti.
Il motore: un portento a qualsiasi regime
Quanto al motore, il V8 biturbo di 4,6 litri si rivela un vero portento a qualsiasi regime.
Da 1.000 a 6.500 giri basta sfiorare il gas per proiettarsi in avanti con una rapidità quasi imbarazzante, accompagnati da un sound che, da 5.000 giri in su, si fa davvero coinvolgente, senza essere invadente.
Le aree in cui la SL non ha seguito diete, e anzi si è appesantita, sono quelle della sicurezza e del comfort.
Due punti di forza della scoperta di Stoccarda, nonché due forti motivazioni d’acquisto del cliente tipo.
La lista delle tecnologie che assistono il guidatore è sterminata: qui ci limitiamo a citare l’Attention Assist, le telecamere che aiutano a mantenere la propria corsia e a evitare sorpassi pericolosi, e il cruise control adattivo con Pre-Safe.
Comfort di bordo
Risultato: a bordo della due posti della Stella ci si sente avvolti in una vera e propria cellula di sicurezza, grazie anche all’ottima protezione aerodinamica offerta a tetto aperto, con l’Air Scarf (la “sciarpa” d’aria calda) che salvaguarda la cervicale, e alla speciale pelle riflettente dei sedili, che evita scottature dopo aver parcheggiato al sole a capote aperta.
Una volta riposizionato il tetto (operazione possibile solo fino a 7 km/h, purtroppo), la silenziosità e l’assorbimento delle irregolarità sono sui livelli dell’ammiraglia classe S.
Il tutto mentre il motore offre coppia motrice in abbondanza anche al di sotto dei 2.000 giri e il 7G tronic snocciola i rapporti in modo fluido e puntuale.