Mick Schumacher, il figlio di Michael cerca la sua strada in pista

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Vittoria al debutto nel campionato tedesco F4 del secondogenito del Kaiser: 16 anni e tanta voglia di sfondare nel motorsport

Se Mick Schumacher, figlio di Michael, non avesse questo nome nessuno parlerebbe così tanto di lui: sarebbe un pilota 16enne come tanti, reduce – come altri – da buoni risultati nei kart e vincitore della gara-3 della prima tappa del campionato tedesco di F4 (serie propedeutica per giovani talenti che vede il secondogenito del Kaiser occupare attualmente la quinta posizione in classifica generale) sul circuito di Oschersleben.

Mick – nato il 25 marzo 1999 in una clinica svizzera – ha cercato agli inizi della carriera di non rendersi troppo riconoscibile nell’ambiente del motorsport: ha debuttato con i kart nel 2008 usando il cognome della madre Corinna (Betsch) e i primi risultati rilevanti sono arrivati lo scorso anno nella categoria Junior (vicecampione tedesco, vicecampione europeo KF e vicecampione mondiale KF).

Volente o nolente Mick Schumacher non sarà mai un pilota come gli altri: sarà seguito costantemente da giornalisti e fotografi, ogni sua vittoria verrà accompagnata dal titolo “È nata una stella” e ogni sua sconfitta sarà considerata come una delusione cocente. Correrà, vincerà, perderà e sbaglierà come tutti quelli che hanno cercato e cercano ancora oggi di sfondare nel mondo delle corse.

Avere un cognome importante è senza dubbio un vantaggio ma nel caso di Mick significa anche dover convivere da quasi un anno e mezzo con la sofferenza dopo l’incidente sulla neve che ha coinvolto il padre Michael. Nessuno (a parte i familiari) conosce le reali condizioni di salute del Kaiser, secondo le ultime indiscrezioni pesa solo 45 kg e muove esclusivamente le palpebre.