Siete degli smanettoni da semaforo? Tra il rosso e il verde non date pace al pedale del gas? Sì? Allora passate a un altro articolo, magari all’Audi S5 di pagina 94: questa Mini non fa per voi…
L’ennesima evoluzione dell’intuizione di sir Alec Issigonis coniuga il kart feeling, ovvero l’assetto super-reattivo, a un cambio automatico a sei rapporti molto tranquillo, che rende la guida fluida e piacevole, anche quando il traffico fa di tutto per infierire sulla pressione arteriosa di chi si trova al volante.
L’effetto distensivo avviene grazie alla dolcezza con cui vengono inserite le marce (usando la fascia bassa del contagiri), oltre alla scontata assenza della frizione.
L’innesto “vellutato”, purtroppo, c’è anche quando si usa il cambio in modalità manuale/sequenziale, provocando, invece, ipertensione nei già citati smanettoni.
Detto questo, la Mini Cooper automatica non è affatto addormentata: il motore 1.6 aspirato ha 122 CV e 160 Nm di coppia.
Bastano e avanzano per effettuare sorpassi rapidi o per divertirsi quando la strada si fa tormentata di curve.
Tortuosità che la vettura affronta con un inserimento molto pronto, seguito da un buon appoggio suscettibile di passare rapidamente al sovrasterzo quando si solleva il gas.
Così l’auto diventa un giocattolone con cui togliersi più di uno sfizio.
E che la Mini spesso sia un capriccio lo conferma il listino: marchio e qualità hanno il loro prezzo.