MINI Paceman: pregi e difetti del SUV 3 porte inglese

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Quattro posti, il "massimo della sportività" e una linea molto particolare: ecco la MINI Paceman, settimo componente della famiglia Mini.Una "Sport Activity Coupé", come la definisce Maria Conti, Communication and PR Manager di MINI Italia.

Quattro posti, il “massimo della sportività” e una linea molto particolare: ecco la MINI Paceman, settimo componente della famiglia Mini.

Una “Sport Activity Coupé”, come la definisce Maria Conti, Communication and PR Manager di MINI Italia.

Che ci racconta i pregi della Paceman, SUV crossover tre porti che aggredisce il mercato italiano con la sua linea e la sua personalità.

Mini Paceman: la versione coupé della Countryman

Mini Paceman
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di Mike Duff

Già provata, arriverà all'inizio del 2013

Fu così che diventarono sette. Dal debutto della prima “nuova” Mini nel 2001 la BMW è riuscita a trasformare il suo piccolo marchio “M” in un franchising multimodello che crea nicchie dentro altre nicchie. Come altro spiegare l’idea della Mini Paceman (che noi abbiamo guidato in versione prototipo pre-produzione), sostanzialmente una versione coupé della SUV Countryman?

Insieme alla sorella cinque porte, la Paceman all’inizio dell’anno prossimo entrerà a far parte della gamma Mini accanto alla hatchback, alla station wagon, alla cabrio, alla roadster e alla coupé. Probabilmente è un bene che sia l’ultima incarnazione del clan Mini: di questo passo la successiva sarebbe stata ciclopica.

La Paceman in forma definitiva farà il suo debutto al Mondial de l’Automobile di Parigi. Ma si capisce subito che si tratta sostanzialmente di una versione tre porte della Countryman. Le due auto sono identiche fino al montante anteriore, la Paceman però ha il parabrezza più basso e una linea del tetto da coupé, più bassa di 40 mm rispetto alla cinque porte. Le luci posteriori sono differenti – forse è la dimostrazione che la Mini inizia a confondersi da sola con il suo intricatissimo albero genealogico – e anche il logo è una novità: questa sarà la prima BMW Mini a sfoggiare sul posteriore il suo nome completo.

Il motore e la trasmissione sono gli stessi della Countryman: si può scegliere tra benzina e diesel, trazione anteriore o integrale e cambio manuale o automatico. Anche se sembra più agile e slanciata, la Paceman pesa solo 20 kg meno della Countryman e prestazioni e consumi sono quasi identici: la Mini dichiara una riduzione di un decimo di secondo nello 0-100 km/h.

Anche dentro è molto simile alla Countryman, la plancia e la strumentazione sono le stesse.

Beh, quasi: i comandi dei finestrini elettrici sono stati spostati dalla console centrale alla portiera. Lo spazio per i passeggeri posteriori non è male ma per arrivarci bisogna arrampicarsi sui sedili anteriori piegati.

Ma da una prospettiva “alla EVO” che cosa c’è di diverso tra la Countryman e la Paceman? Tantissimo, a quanto pare, quando si guidano le due auto una di seguito all’altra. Le modifiche al telaio della Paceman sulla carta sembrano modeste: ha molle e ammortizzatori “leggermente” più fermi (ma al riguardo non abbiamo trovato nessuna cifra ufficiale) e ribassati di 10 mm e il servosterzo elettrico è stato modificato. Ma sulle stradine di montagne polverose e scivolose della Spagna su cui le stiamo provando la Paceman si dimostra notevolmente più incisiva dell’esemplare di Countryman che ci ha fornito la Mini.

Entrambe hanno livelli di grip simile ma mentre la Countryman nelle curve lente tende sempre al sottosterzo (un tratto che aveva anche la nostra Cooper S del Cheek to Cheek) la Paceman ha un miglior equilibrio e l’asse posteriore aiuta a infilare l’auto in curva facendo anche sembrare più diretto lo sterzo. Sembra una Mini hatchback XL più che un clone della Countryman. Anche la guida è migliore e sulle superfici più sconnesse lo sterzo ha meno vibrazioni. Come con la Countryman, il motore 1.6 turbo non sembra mai potente come ci si aspetta dai suoi 184 CV, a causa del suo peso non indifferente. Dovremo aspettare la versione Cooper Works da 211 CV per vedere che cosa sa fare.

Le non poche critiche che le sono state rivolte non sono bastate a tenere a freno la Countryman, che oggi costituisce un terzo delle vendite totali in Gran Bretagna. A prima vista la Paceman è un’auto migliore e la speranza ufficiale è quella di attirare i potenziali clienti che hanno apprezzato la Mini hatchback ma ora vogliono qualcosa di un po’ diverso.

Il prezzo non è stato ancora ufficializzato ma la Paceman dovrebbe partire da 24.000 euro, la Cooper S circa 29.000 (ci sarà anche la All4 integrale). E la diesel a trazione integrale full optional costerà tranquillamente più di 30.000 euro. Beh, sempre meno della Evoque…

Scheda Tecnica

Motore1.598 cc, 4 cilindri, turbo
CO2140 g/km
Potenza184 CV @ 5.500 giri
Coppia260 Nm @ 1.600-5.000 giri
0-100 km/h7,8 secondi (dichiarati)
Velocità210 km/h (dichiarata)
Prezzo€ circa 29.000
In venditamarzo 2013

Mini Paceman

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La Mini Paceman è la prima Crossover compatta, coupé a quattro psoti del brand anglo/tedesco, presentata in anteprimam mondiale al Salone dell’Auto di Parigi 2012.

Dimensioni

La Mini Paceman rientra a pieno titolo del segmento delle Baby-SUV, con uno stile compatto, elegante, bombato e allo stesso tempo dinamico e sportivo. Misura 4.109 mm in lunghezza (con un passo di 2.596 mm), 1.786 mm in larghezza ed è alta 1.518 mm.

Dentro è spaziosa e comfortevole per quattro passegeri. Il portabagagli ha una capacità di 330 litri estendibili fino a 1080 litri abbattendo i sedili posteriori.

Le motorizzazioni

La Mini Paceman è offerta in quattro diversi allestimenti motoristici.

Mini Paceman Cooper

Monta il 1.6 Valvetronic da 122 CV e con una coppia massima di 160 Nm. 0-100 km/h in 10.4 secondi (11.5 sec. con il cambio automatico), 192 km/h di vel. max. (184 km/h con cambio automatico).

Mini Paceman Cooper S

Equipaggiata con il Twin-Scroll Valvetronic da 1,6 litri con 184 CV ed una coppia motrice di 240 Nm, estendibili fino a 260 Nm con l’overboost inserito. Scatta da 0 a 100 km/h  in 7.5 secondi (7.8 con cambio automatico) e raggiunge una velocità massima di 217 km/h (212 km/h con l’automatico).

Mini Paceman Cooper D

Monta il 1.6 diesel a geometria variabile e iniezione common rail da 112 CV e con una coppia motrice di 270 Nm. Scatta da 0 a 10’0 km/h in 10.8 secondi e raggiunge i 182 km/h di velocità massima.

La versione con il cmabio automatico monta il turbodiesel da 2,0 litri. Questa variante offre uno scato da 0 a 100 km/h in 11.2 secondi e una velocità massima sempre di 182 km/h.

Mini Paceman Cooper SD

È spinta dal turbodiesel 2.0 da 143 CV con una coppia massima di 305 Nm. Lo scatto 0-100 km/h è coperto in 9,2 secondi (9,4 con il cambio automatico) e raggiunge i 200 km/h di velocità massima (197 km/h con l’automatico).