Mondiale F1 2012 – Il punto dopo il GP del Bahrain

Smartworld
di Marco Coletto

Sebastian Vettel e la Red Bull sono tornati: è finita l'imprevedibilità?

Il Mondiale F1 2012 verrà ricordato come uno dei più avvincenti di sempre ma anche, e soprattutto, come quello più imprevedibile. Specialmente dopo quanto visto al GP del Bahrain: quarto vincitore diverso in quattro gare, otto piloti differenti saliti sul podio (in tutta la stagione 2011 furono solo sette) e una Lotus stratosferica guidata da Kimi Räikkönen e Romain Grosjean (primo francese a terminare una corsa tra i primi tre dopo 14 anni).

La scuderia britannica è infatti tornata per la prima volta sul podio dopo un’assenza di ben 24 anni (Nelson Piquet, Australia 1988) ed era dal 1979 (Andretti e Reutemann in Spagna) che due piloti del team nero/oro non finivano una corsa nelle prime tre posizioni. La Ferrari? Piena di alti (solo 10 punti di distanza tra Alonso e il leader del campionato Vettel, Massa finalmente a punti) e bassi (vettura costantemente più lenta delle rivali). Scopriamo insieme cosa è emerso dal circuito mediorientale.

1) Sebastian Vettel sembra aver trovato il giusto feeling con la vettura: se così fosse non aspettatevi nei GP europei la stessa imprevedibilità vista nelle corse precedenti.

2) Non sottovalutate Mark Webber: ha corso la sua migliore gara in Bahrain (un circuito che lui detesta con tutto il cuore) arrivando (per la quarta volta consecutiva) quarto. In un mondo di ciechi (piloti altalenanti che alternano vittorie a uscite di pista) un guercio (un driver continuo) è re. Prepariamoci a vederlo brillare in Spagna.

3) Il comportamento tenuto da Nico Rosberg in pista è stato assolutamente regolare (anche i commissari di gara hanno assolto i suoi spostamenti verso destra). Un conto è giocare sporco, un altro è difendersi dagli attacchi degli avversari.

4) Non ha alcun senso bocciare Lewis Hamilton – come molti mezzi d’informazione hanno fatto – per la gara di ieri. La sua corsa è stata penalizzata da due sciagurate soste ai box che gli hanno fatto perdere svariati secondi.

Siamo proprio sicuri che senza questi problemi non sarebbe riuscito a salire sul podio?

5) Ipotizzare pronostici in questa stagione è un’impresa ardua (infatti abbiamo indovinato il vincitore solo in Australia). Quello che possiamo dire, però, è che la Red Bull va davvero forte e che, a differenza degli exploit di Lotus e Mercedes, questa monoposto promette di andare bene tutto l’anno.

PROVE LIBERE 1

1 Lewis Hamilton (McLaren)  1:33.572
2 Sebastian Vettel (Red Bull)  1:33.877
3 Paul di Resta (Force India)  1:34.150
4 Nico Rosberg (Mercedes)   1:34.249
5 Jenson Button (McLaren)   1:34.277

PROVE LIBERE 2

1 Nico Rosberg (Mercedes)   1:32.816
2 Mark Webber (Red Bull)   1:33.262
3 Sebastian Vettel (Red Bull)  1:33.525
4 Lewis Hamilton (McLaren)  1:33.747
5 Michael Schumacher (Mercedes) 1:33.862

PROVE LIBERE 3

1 Nico Rosberg (Mercedes)   1:33.254
2 Sebastian Vettel (Red Bull)  1:33.401
3 Mark Webber (Red Bull)   1:33.663
4 Lewis Hamilton (McLaren)  1:33.782
5 Michael Schumacher (Mercedes) 1:33.796

QUALIFICHE

1 Sebastian Vettel (Red Bull)  1:32.422
2 Lewis Hamilton (McLaren)  1:32.520
3 Mark Webber (Red Bull)   1:32.637
4 Jenson Button (McLaren)   1:32.711
5 Nico Rosberg (Mercedes)   1:32.821

GARA

1 Sebastian Vettel (Red Bull)  1:35:10.990
2 Kimi Räikkönen (Lotus)   + 3,3 sec
3 Romain Grosjean (Lotus)  + 10,1 sec
4 Mark Webber (Red Bull)   + 38,7 sec
5 Nico Rosberg (Mercedes)  + 55,4 sec

MONDIALE PILOTI

1 Sebastian Vettel (Red Bull)  53
2 Lewis Hamilton (McLaren)  49
3 Mark Webber (Red Bull)   48
4 Jenson Button (McLaren)   43
5 Fernando Alonso (Ferrari)   43

MONDIALE COSTRUTTORI

1 Red Bull-Renault    101
2 McLaren-Mercedes    92
3 Lotus-Renault     57
4 Ferrari      45
5 Mercedes      37

FOTO: Ansa